Scomparso Mariano Modena, commerciante storico di Rovereto
Per anni dirigente e anche presidente dell'Unione Commercio e Turismo, innamorato della sua città, esempio per la categoria
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«Da oggi siamo tutti un po' più soli.»
Questo il sentimento che, fin dalle prime ore successive alla diffusione della triste notizia, ha accompagnato la scomparsa di Mariano Modena (che avrebbe compiuto 64 anni il 30 luglio prossimo) dopo aver lottato strenuamente contro un male incurabile.
Personaggio molto noto in città per la sua attività nel mondo del commercio: aveva cominciato ancora giovanissimo, appena 15enne, a muovere i primi passi, collaboratore di Arnaldo Cavagna nel settore alimentare, dal 1978 imprenditore e titolare di attività di vendita in campo alimentare in via Garibaldi ed in pia Paoli, con l'amico e socio Sergio Piccoli e poi, dopo la prematura ed improvvisa scomparsa di Sergio, con suo figlio Mauro.
Dopo gli ultimi anni da dipendente la meritata pensione ma senza mai smettere di prestare la sua preziosa esperienza nel settore e, negli ultimi anni, anche a supporto del figlio Daniele, titolare del Caffè Tiffany in largo Nazario Sauro.
Mariano Modena (in centro nella foto) era noto in città anche per l'assiduo e costante impegno di diversi decenni all'interno della «sua» associazione, l'Unione Commercio Turismo Servizi di Rovereto e Vallagarina: rappresentante della categoria degli alimentaristi (per anni anche a livello nazionale nella Fida), attivo nell'Associazione dettaglianti e nell'Unione Lagarina, della quale è stato prima membro della Giunta esecutiva ed anche presidente (e vicepresidente a livello provinciale) dal 2007 al 2011.
«Con Mariano abbiamo condiviso tanti progetti e tante battaglie sindacali, – commenta, addolorato, Marco Fontanari, che di Modena era stato vicepresidente prima di raccoglierne il testimone nel 2011. – È stato un esempio per tutti noi, capace di affrontare ogni difficoltà con grande tenacia e determinazione, pensando sempre in maniera costruttiva e combattendo per difendere le esigenze di tutta la categoria.
«Anche dopo la pensione non ha mai smesso di partecipare attivamente, s'informava su iniziative e progetti, ci stava vicino ed era prodigo di consigli preziosi, sempre con garbo, in maniera discreta ma pertinente.
«Ci mancherà il suo sorriso, la sua voglia di vivere e di dare il suo personale contributo alla nostra società ed a Rovereto, la città che amava.»
Costernati ed affranti i tanti colleghi che ne hanno condiviso momenti felici e difficoltà, che di Mariano hanno apprezzato la voglia di vivere, l'attaccamento alla famiglia e l'altruismo.
Saranno in tanti venerdì mattina alle 10.00 nella chiesa parrocchiale di San Giorgio per dargli l'ultimo saluto.
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