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Gli affetti al tempo dei social incontro a Casa Rosmini

L'edizione 2018 dei «Dialoghi senza frontiere» quest'anno ha come tema «Le relazioni al tempo dei social»

L'edizione 2018 dei «Dialoghi senza frontiere» organizzato dalla Biblioteca Rosmini con Università di Trento e Comune di Rovereto quest'anno ha come tema «Le relazioni al tempo dei social».
I social media e i social network ci coinvolgono quotidianamente in modo ormai pervasivo al punto che l'uso di computer e tablet, ma in particolare degli smartphone, sembra diventata quasi una necessità vitale e quindi essi rappresentano anche, per vari aspetti, una dipendenza.
Se utilizzati correttamente, sono da considerarsi una risorsa preziosa nell'odierno panorama comunicativo e di interazione sociale, ma d'altro canto ci sommergono di informazioni, orientano i nostri interessi, condizionano le nostre scelte.
Con la loro presenza nella vita quotidiana i social network facilitano enormemente i contatti su scala globale, informano in tempo reale, creano nuove opportunità di lavoro e di consumo, distolgono dalla noia, ma hanno anche conseguenze pesanti sottraggono il tempo per pensare e riflettere criticamente.
 
Per molti, soprattutto adulti, sono un formidabile strumento di comunicazione e di lavoro, ma il loro utilizzo abituale ed eccessivo induce tanti altri, specialmente i ragazzi e i giovani, a crearsi una realtà parallela, perdendo di vista l'interazione diretta con l'altro, l'incontro, il dialogo faccia a faccia.
Proprio nel momento in cui le opinioni e il carattere degli adolescenti si stanno formando, il rischio dell'omologazione appare fortissimo.
Il primo incontro sarà lunedì 29 ottobre a Casa Rosmini (Sala degli Specchi) alle ore 20,30 con il pedagogista Ivo Lizzola che dialogherà con la giornalista Patrizia Belli. Introduce Fabio Bertamini.
Nel dettaglio la serata indagherà come le nuove tecnologie hanno modificato il modo di vivere le relazioni: i social rappresentano il luogo ideale per comunicare e conoscere nuove persone.
 
Protetti da uno schermo si riesce ad esprimersi in modi che forse non si riuscirebbero a utilizzare nella realtà, dove aspetto fisico, voce, carattere rappresen- tano aspetti su cui spesso non ci si sente sicuri.
Social e chat sono disponibili 24 ore su 24 e permettono di intrecciare rapporti tra compagni di scuola, formare gruppi , consolidare o rompere amicizie, far sbocciare o spezzare nuovi amori…
Ivo Lizzola è docente di pedagogia sociale e di pedagogia della marginalità all'Università degli Studi di Bergamo.
Si occupa da anni di relazioni tra le generazioni, delle condizioni di difficoltà esistenziali e delle relazioni di cura. È autore di diverse pubblicazioni.
 

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