L’appuntamento è al Brione per le 16.30 di domenica 6 gennaio
Quercia Trentingrana in festa con gli atleti per una stagione straordinaria
Foto della stagione precedente.
La Quercia Trentingrana festeggerà domenica prossima, 6 gennaio, una stagione ricca di risultati con la premiazione sociale.
L’appuntamento è per le ore 16.30 all’Auditorium del Brione, a Rovereto Nord. Invitati, secondo tradizione, gli atleti e le loro famiglie, dirigenti, tecnici e collaboratori.
Per la società gialloverde, 74 anni di vita, il 2018 è stato uno degli anni migliori della sua lunga storia. Tre atleti in maglia azzurra (Isabel Mattuzzi, Giovanni Gatto, Marta Ronconi), vari titoli italiani assoluti e di categoria, titoli mondiali master (Ettorino Formentin), nuovi primati trentini rappresentano la sintesi migliore a livello individuale.
La squadra femminile ha centrato la qualificazione per la serie A Oro, quella maschile per la serie A Argento, sesto posto assoluto in Coppa Italia per la squadra femminile.
A livello giovanile spicca la vittoria delle allieve nella finale del Nordest, mentre nella classifica complessiva delle categorie ragazzi/e e cadetti/e la Quercia Trentingrana è all’avanguardia in Trentino Alto Adige.
Sul fronte organizzativo spicca ancora una volta il Palio Città della Quercia, secondo meeting in Italia dopo il Golden Gala di Roma e 31° assoluto nel ranking mondiale.
Altri eventi internazionali il Cross della Vallagarina e il Giro di Rovereto. Ma la promozione dell’attività giovanile resta sempre al primo posto, con le manifestazioni riservate alle scuole medie della Vallagarina (oltre 1.400 partecipanti).
I tesserati (FIDAL, CSI e FISDIR ) sono oltre 600. La Quercia Trentingrana ormai da anni è impegnata anche nella gestione dello stadio comunale.
Durante la festa di domenica saranno premiati gli atleti che sino sono particolarmente distinti nel corso del 2018.
Grande attesa per la proclamazione dell’atleta dell’anno, con molti aspiranti al prestigioso titolo.
Sarà distribuito anche l’annuario sociale, una tradizione che si rinnova da quasi 70 anni.
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