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Koinonia Community: storie di ragazzi di strada a Rovereto

In una Mostra Fotografica il loro percorso dalle discariche di Nairobi a operatori sociali per i fratelli

L'Associazione Grande Quercia, in collaborazione con il Comune di Rovereto e con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento, ha organizzato la mostra fotografica «Koinonia Community: storie di ragazzi di strada, il loro percorso dalle discariche di Nairobi a operatori sociali per i fratelli», presente dal 29 gennaio al 15 febbraio 2019 presso l'Urban Center di Rovereto (in Corso Rosmini 58).
L'inaugurazione si svolgerà il 29 gennaio 2019 alle ore 17.30.
A Nairobi, come in molte altre città dell'Africa, c'è un crescente fenomeno dei bambini di strada: bambini che, per sottrarsi a situazioni di abuso familiare o di estrema povertà, scelgono di vivere in strada.
Vivono in branco, dormono all'aperto, campano di elemosina e piccoli furti e cercano rifugio nella droga per non sentire il freddo, la solitudine e la paura.
Lo scopo di questa mostra è sensibilizzare la cittadinanza, soprattutto i giovani, su questo dramma e sull'operato di Koinonia Community: una comunità fondata in Kenya dal comboniano Renato Sesana, conosciuto come padre Kizito, al fine di assistere i bambini di strada, gli orfani e altri giovani vulnerabili.
 
Questa mostra fotografica si inserisce nel più ampio progetto di cooperazione internazionale dell'Associazione Grande Quercia denominato «Moringa per tutti», ad oggi in fase di sviluppo, che vede il contributo della Provincia autonoma di Trento e la partnership di Koinonia Community.
I centri di prima accoglienza di Koinonia Community nascono con la precisa volontà di diventare un punto di riferimento per i ragazzi di strada delle baraccopoli di Kibera e Kawangware, nella periferia sud-ovest di Nairobi.
I bambini vengono avvicinati in strada e invitati a frequentare questi centri, dove hanno accesso ad acqua pulita per lavarsi, dormono in un posto sicuro, mangiano almeno tre volte al giorno, trovano ascolto e sicurezza affettiva presso gli educatori e un accompagnamento educativo.
I centri di prima accoglienza sono, quindi, l’inizio di un percorso di recupero e profondo cambiamento per bambini e ragazzi africani.
 
In occasione della mostra sarà presente in Italia anche Besh, ex ragazzo di strada.
Besh, il cui vero nome è Duncan Njoroge Waweru è stato preso dalla strada che aveva circa 8 - 10 anni, nel 2005, è cresciuto nei centri di accoglienza di Koinonia Community Kenya, poi alla Domus Mariae (boarding school di Koinonia).
Successivamente ha fatto l'educatore alla pari nel centro di accoglienza in cui è cresciuto mentre studiava per diventare assistente sociale, si è diplomato lo scorso anno e da qualche mese continua a lavorare nello stesso centro come assistente sociale, che segue anche gli ammalati che frequentano il dispensario.
Besh è un ragazzo di 24 anni, di un'intelligenza vivace che ha fatto un'esperienza di vita che lo ha portato oggi a voler restituire ad altri bambini quanto egli stesso ha ricevuto da Koinonia.
Poter ascoltare la sua storia dalla sua viva voce è una grande opportunità per ragazzi e adulti.

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