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La Grande Bellezza: studenti stranieri alla scoperta di Rovereto

7 studenti di diverse nazionalità alla scoperta del territorio con i volontari di Intercultura

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Si è da poco conclusa la Settimana interculturale, organizzata dai volontari di Intercultura di Rovereto per permettere a chi desidera aprire la propria porta di casa al mondo per un breve periodo di tempo.
La delegazione di quest’anno era composta da 7 studenti stranieri di altrettante nazionalità che stanno attualmente trascorrendo il loro anno di studio e di vita con Intercultura in una diversa parte dell’Italia, sempre ospitati su base volontaria da una famiglia locale e frequentando una scuola pubblica, così come qualsiasi adolescente italiano.
Adolescenti che hanno fortemente voluto venire a scoprire il nostro Paese: il 72.4% di loro ha scelto autonomamente di venire a studiare qui, privilegiandoci rispetto ad altre destinazioni più scontate come gli USA o la Germania. Il motivo principale? Perché riconoscono il valore formativo che possono ricevere anche nel Belpaese, al di là dei soliti stereotipi «pizza, sole, mandolino».
L’Italia infatti è conosciuta per le sue bellezze paesaggistiche, artistiche e culinarie, per la solarità delle persone, per la moda e lo sport, l’Italia è apprezzata proprio per questi motivi: il cibo 21,3%; la gente 14,6%, l’arte 14,3%, il mare 8,9%, la moda 7,2%, il clima 6,7%, lo sport 5%.
 
«A scuola tra i castelli»: questo è il titolo della Settimana di scambio pensata dai volontari di Rovereto per permettere a questi giovani che sono doppiamente ambasciatori – del loro Paese natio e della città italiana che li sta ospitando – di conoscere un nuovo volto dell’Italia, un Paese, il nostro, così poliedrico nella cultura, usi, costumi, paesaggi, gastronomia, proposte artistiche da renderlo veramente unico e così ambito nelle scelte degli studenti stranieri.
 
A questi giovani ambasciatori del mondo è stato chiesto di stilare una «TOP 3» dei luoghi e/o delle attività svolte con i volontari di Intercultura e i loro coetanei italiani, durante la settimana:
1 - «Siamo una classe simpaticissima» (in tante lingue)!
Ecco il risultato della mattina passata con la scuola secondaria di primo grado G. Veronesi di Rovereto. Una mattina di laboratori tra geografia e favole dal mondo;
2 - Al MART di Rovereto. Ecco una delle bellissime attività pensate per gli studenti che il museo propone.
L'entrata al museo é stata possibile grazie alla Trentino Guest card gentilmente offerta da Visit Rovereto;
3 - Il simbolo più conosciuto di Rovereto: la Campana dei caduti! In questo luogo così simbolico, si è celebrato anche il Centenario dell'AFS.
L’American Field Service nacque nella primavera del 1915 a Parigi, come organizzazione di ambulanzieri e barellieri volontari per soccorrere i feriti della prima guerra mondiale, in collaborazione con l’ospedale americano della città.
Dopo la seconda guerra mondiale si trasformò nella più grande rete mondiale dedicata agli scambi scolastici internazionali.
Oggi gli scambi scolastici dell’AFS, gestiti in Italia dai volontari di Intercultura, coinvolgono ogni anno 12.000 studenti di oltre 60 Paesi.
 

 
Unico comun denominatore di tutti questi appuntamenti, oltre alla conoscenza e il confronto con gli studenti provenienti da altre parti del mondo sono state le attività di educazione interculturale in cui gli studenti italiani, interagendo con i giovani ospiti, hanno avuto la possibilità di riflettere su tematiche globali legate alla sfera dei valori (valorizzare gli altri esseri umani, la diversità culturale, la democrazia, la giustizia, l’equità), degli atteggiamenti (rispetto, tolleranza dell’ambiguità, apertura all’alterità culturale), delle abilità (pensiero critico, cooperazione, competenze linguistiche, comunicative e plurilingue, ascolto e osservazione, empatia) e delle conoscenze e comprensioni critiche di se stessi delle proprie e delle altre culture, del mondo.
 
«È sempre emozionante vedere gli studenti, italiani e stranieri, riflettere su queste tematiche così importanti e attuali – conclude Marco Cazzola, volontario di Intercultura di Rovereto – perché sono un buon esempio di che cosa si può imparare quando ci si confronta con l’altro in un contesto attento alle diversità culturali. Le cose che si imparano sono tante: noi abbiamo scelto di concentrarci su alcuni degli ambiti di quelle che il Consiglio d’Europa ha definito Competenze per una cultura della democrazia: un modello che descrive i valori, gli atteggiamenti, le abilità e le conoscenze utili a vivere insieme in condizioni di parità in società democratiche culturalmente diverse. Quali la nostra. 
«Se guardiamo al mondo di oggi, infatti, è importante cercare di cogliere quelle occasioni che ci consentono di sviluppare certe caratteristiche, in termine di capacità e competenze utili a diventare cittadini aperti al mondo. La mobilità internazionale basata su un progetto educativo di questo tipo può essere un’occasione da cogliere, un’occasione che mette le ali, in tutti i sensi.»

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