Rovereto, la Guardia di Finanza sequestra 8 etti di hashish
Arrestati due giovani spacciatori, un 20enne di Rovereto e un 31enne di Brescia
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La Guardia di Finanza continua senza sosta l’attività di contrasto alla microcriminalità legata allo spaccio e al consumo di stupefacenti: venerdì scorso sono stati sequestrati otto etti di hashish e marijuana, parte dei quali suddivisi già in dosi e sono stati arrestati due giovani di nazionalità italiana: ventenne di Rovereto e un 31enne, residente a Brescia.
Questa volta non sono state le unità cinofile a condurre al risultato, ma il controllo del territorio e l’intuito investigativo dei Finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia di Rovereto, che avevano notato durante i loro passaggi con l’autopattuglia uno strano andirivieni da un edificio della Città della Quercia, situato in via Canestrini.
Durante un appostamento, I Finanzieri hanno fermato per un controllo un giovane, identificato nel 31enne residente a Brescia, che avevano visto entrare e uscire pochissimo tempo dopo dall’edificio.
Insospettiti dalla brevissima durata della visita nello stabile, i Finanzieri lo hanno fermato e gli hanno chiesto i documenti. Il giovane li ha mostrati con un evidente stato di agitazione, proseguita anche durante l’approfondimento dei controlli che hanno interessato l’automobile del giovane bresciano.
I sospetti delle Fiamme Gialle si sono rivelati fondati. Durante la perquisizione nel veicolo, nascosti sotto i tappetini anteriori del mezzo, sono stati trovati due etti di hashish e uno di marijuana, mentre nelle tasche del ragazzo sono stati trovati 1.300 euro in banconote di medio taglio, la cui provenienza il bresciano – disoccupato - non ha saputo giustificare; si trattava dunque di un corriere della droga che andava non ad acquistare stupefacente, ma a piazzarlo al «dettagliante».
Il bresciano non era però il solo a frequentare l’abitazione sospetta: proprio mentre la pattuglia del Nucleo Mobile della Compagnia di Rovereto stava ultimando il controllo, sono sopraggiunti due altri ragazzi che, entrati nell’androne dell’edificio, ne sono poi usciti poco dopo.
Anche loro, ventenni roveretani, subito bloccati e controllati, sono stati trovati in possesso di una decina di grammi di hashish in tutto, che hanno subito dichiarato aver comprato per uso personale.
I Finanzieri sono acceduti nell’abitazione incriminata, dove hanno trovato il roveretano di 20 anni che, da un controllo alle banche dati in uso al Corpo tramite Sala Operativa 117 era risultato avere già qualche piccolo precedente di polizia per detenzione e consumo di sostanze stupefacenti.
La perquisizione all’appartamento ha portato a scovare, nascosti in cucina, due panetti di droga, uno di hashish da tre etti e uno di marijuana da due etti circa, oltre a tre bilancini di precisione e duecentoquaranta euro verosimilmente provento di spaccio.
Sono stati inoltre sequestrati due coltelli, uno dei quali con il manico a «noccoliera», illegittimamente detenuti, una mazza da baseball e uno sfollagente telescopico.
Le unità cinofile della Guardia di Finanza di Trento, supportate dai cani Nabucco e Apiol, allertate durante i controlli, sono sopraggiunte per coadiuvare i colleghi di Rovereto e, durante una bonifica all’appartamento, sono state in grado di trovare ancora qualche piccola dose di hashish e marijuana già confezionata per lo spaccio e occultata in varie zone della casa.
La droga, per un valore sul mercato illecito di circa dodicimila euro, è stata subito sequestrata, così come i bilancini utilizzati per la grammatura della merce, i pericolosi coltelli, la mazza da baseball e lo sfollagente telescopico.
Per il roveretano e per il bresciano si sono spalancate le porte del carcere Spini di Trento con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti per fini di spaccio, mentre i due clienti sono stati segnalati amministrativamente al Commissariato del Governo di Trento per uso personale di droghe.
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