Home | Interno | Rovereto | Service Learning: un patto educativo tra scuola e comunità

Service Learning: un patto educativo tra scuola e comunità

Giovedì 7 novembre 2019 ore 16.30 nella Sala Fondazione Caritro di Rovereto

Nei tre anni scolastici che vanno dal 2016 al 2019 il Lions Club Rovereto Host e l’Associazione Solidale 365 di Rovereto hanno dato vita ad un significativo progetto di Service Learning, coinvolgendo proficuamente oltre 220 studenti del Liceo Pedagogico - Umanistico cittadino «Fabio Filzi».
L’iniziativa si è svolta all’interno del Progetto «Giovani Educatori», fedele alla metodologia Lions Quest, certificata dal MIUR, Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.
L’ODV Solidale 365, forte dell’esperienza educativa della Presidente già insegnante Teresa Gallazzini Raus, ha svolto il ruolo di ente ospitante, proponendo agli Istituti Comprensivi Rovereto Sud, Rovereto Est e Rovereto – Isera un apprezzato intervento chiamato «Aiuto Compiti», rivolto a genitori e alunni non di lingua italiana.
 
Perché un Progetto «Aiuto Compiti» a Rovereto?
I dati Ocse riferiscono di un primato tutto italiano sui compiti a casa; in Italia, infatti, si studia in orario extrascolastico quasi il doppio degli altri Paesi.
Alla luce di questi dati il tema «compiti a casa» appare uno degli argomenti meno apprezzati dagli studenti e più discussi tra i genitori.
Se da un lato per alcuni genitori lo studio a casa rappresenta un piacevole momento di condivisione e di confronto con i propri figli, dall’altro troviamo genitori che, pur desiderandolo, non possiedono gli strumenti per seguire i propri figli.
È il caso dei genitori non italofoni: molto spesso possiedono buone competenze linguistiche che permettono loro di interagire nella quotidianità, ma non sempre sono in grado di decodificare le consegne relative ai compiti scolastici assegnati.
Il progetto Aiuto-Compiti ha voluto dare una risposta a questo tipo di disagio che, pur essendo inizialmente solo strumentale, potrebbe evolversi negativamente.
 
È estremamente importante per gli alunni di questa fascia di età sentirsi uguali agli altri ed inclusi nel gruppo dei pari.
Queste condizioni sono indispensabili per una reale integrazione degli alunni nel gruppo classe, per la costruzione di una scuola inclusiva.
Il progetto è stato testato nell’anno scolastico 2008/09 da un gruppo informale di volontari; ha riscosso interesse presso le istituzioni scolastiche, ha ripreso il proprio funzionamento in autunno 2009.
La storia del progetto inizia nell’ottobre 2008, quando una insegnante si rende conto che uno scolaro non esegue i compiti assegnati; ne parla con i genitori i quali le chiedono aiuto, poiché non sono in grado di seguire il figlio.
La famiglia risiede in Trentino da anni, i bambini sono nati qui, hanno frequentato la scuola materna, parlano un buon italiano, i genitori lavorano, abitano in una bella zona, danno alla scuola l’importanza dovuta, ma non sono in grado di fare ciò che vorrebbero.
 
L’insegnante prende contatto con i servizi sociali, l’assistente sociale prende contatto con un gruppo di Volontari.
I Volontari ravvisano l’opportunità di accogliere una richiesta istituzionale e di fare qualcosa di concreto per promuovere l’integrazione dei minori perché fare bene i compiti per casa vuol dire sentirsi bene nella classe, non sentirsi diversi, essere motivati e gratificati e quindi meno esposti al rischio di esclusione.
Ultimo, ma non meno importante, i Volontari hanno voluto offrire un gesto di solidarietà ai genitori stranieri, ravvisando in questo piccolo passo, un modesto strumento in favore dell’integrazione e dell’autonomia di ragazzi e famiglie.
Nell’ottobre 2008 parte la prima esperienza di Aiuto Compiti presso due oratori cittadini.
In gennaio 2010 nasce l’Associazione «Solidale 365-ONLUS», qui ASL, che prende in carico il progetto, con l’obiettivo di rendere più strutturato l’intervento Aiuto-Compiti, detto PAC.
 
Il servizio viene richiesto da alcune scuole primarie e da due scuole secondarie di primo grado.
Ai Volontari adulti si affiancano studenti volontari, che fanno tirocini attivi per i quali vengono attribuiti i crediti formativi, e studenti in ASL provenienti da un istituto professionale.
Nel giugno 2016, in seguito all’estensione ai licei dell’obbligo del percorso di alternanza scuola – lavoro, la Dirigente del liceo «Fabio Filzi» propone all’Associazione «Solidale 365» di diventare il soggetto ospitante per gli studenti frequentanti l’indirizzo di scienze umane.
La proposta viene accolta con favore perché offre all’Associazione l’opportunità di superare la pura dimensione del fare offrendo agli studenti una possibilità di crescita personale e di orientamento.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande