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Cerimonia 4 novembre alla Campana dei Caduti

Alla presenza degli allievi di 4 istituti scolastici è stata celebrata la memoria dei Caduti di tutte le Guerre e la Giornata delle Forze Armate

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Alla presenza degli allievi di 4 istituti scolastici (le elementari Dante Alighieri e Veronesi e le scuole Medie De Gasperi ed Halbherr), è stata celebrata oggi alla Campana dei Caduti la memoria dei Caduti di tutte le Guerre e la Giornata delle Forze Armate.
Nel saluto ufficiale alle autorità civili e militari intervenute, all'ex-cappellano militare (ora generale) mons. Mario Mucci che ha celebrato la Santa Messa e alle associazioni combattentistiche e d'arma, nonchè agli Alpini e al Reggente della Fondazione Campana Alberto Robol, il Sindaco Francesco Valduga ha sottolineato l'importanza del trasferire memoria nei giovani.
Il Sindaco ha rimarcato come i valori della Pace chiedano insegnamento, ricordo e coinvolgimento delle nuove generazioni.


 
«Qui oggi ricordiamo i Caduti di tutte le guerre, in particolare quelli della Prima Guerra mondiale che con spirito di sacrificio e senso di responsabilità hanno avuto la capacità di esercitare il senso del dovere fino in fondo, e già questo è un grandissimo insegnamento. Il loro impegno ci ha consentito di poterci dire nazione (non a caso celebriamo oggi anche l'unità nazionale), perciò ringraziamo anche l'azione delle forze armate che permettono di monitorare lo stato di salute della nostra nazione dentro e fuori dai suoi confini. 
«Dobbiamo però chiederci tutti assieme, cosa significa oggi nel 2019 difendere una nazione. Io credo che abbia molto a che fare con la difesa della libertà e l'Italia in questi cento anni, dopo la prima guerra mondiale, è stata capace di promuovere una libertà di parola, di culto, di espressione, di movimento. La difesa di una nazione ha molto a che fare anche con la capacità di promuovere progetti insieme, l'Italia ha saputo farlo con altre nazioni, ripudiando la guerra in Costituzione e capendo che c'è bisogno di dialogo, composizione e unità, sostenendo il processo dell'Unione europea e l'organizzazione delle Nazioni Unite. 
«Questa libertà e questa capacità di lavorare assieme si difendono - io credo - attraverso la conoscenza che impegna voi ragazzi con lo studio, spesso vissuto come fatica. E anche fatica però dovete ricordarvi che è una grande operazione di libertà perché sapere, conoscere, vi permette di non essere ingannati. Sapere e conoscere vi permette di sapere meglio qual è la vostra identità ma anche come saperla mettere a disposizione degli altri. La cultura insegna che è bello vivere assieme e che se altri hanno opinioni diverse, usanze e costumi diversi, sono un arricchimento non una diminuzione.»
  

 
Il Sindaco Valduga ha quindi citato Antoine de Saint-Exupery autore del «Piccolo Principe»: «Se tu hai un'opinione diversa dalla mia non mi ledi ma mi arricchisci.»
«Quindi l'altro è un bene comune - ha proseguito Valduga - e capiamo che è bello vivere e stare insieme. E poi oltre alla conoscenza c'è la possibilità di difendere la libertà attraverso la capacità di sognare. Voi avete una capacità emozionante di produrre sogni senza quella rigidità e quella attenzione a difendere l'esistente che purtroppo ogni tanto prende noi che siamo un po' più maturi... Allora la vostra capacità di sogno (ci avete parlato dei colori per dipingere la Pace) deve contaminare in maniera positiva un po' tutti noi.»
Lo ha detto molto bene il presidente della Repubblica Mattarella: «non bisogna confinare la possibilità di sognare e la capacità di speranza solo all'età dell'infanzia, bisogna che dall'età dell'infanzia ci sia una contaminazione positiva di questa possibilità di questa capacità per tutti noi. È così che diamo futuro alla nostra comunità, promuovendo libertà e capacità di lavoro insieme. 
«Se siamo capaci di fare questo diamo un senso al sacrificio dei Caduti che oggi ricordiamo, è così che aiutiamo l'azione preziosa delle nostre forze armate, è così che diamo senso a quella nazione che grazie al sacrificio dei caduti e alle forze armate siamo riusciti a costruire e difendere la nazione. 
«È una responsabilità di ciascuno di noi, nessuno escluso, non dobbiamo dimenticarlo mai. E allora siccome nessuno di noi è escluso gli auguri sono anche per tutti noi si sia capaci di assumere perché responsabilità.»
Alla cerimonia - alla quale ha preso parte anche la vicesindaco Cristina Azzolini - le scolaresche hanno offerto delle intense riflessioni sul tema della pace e della Responsabilità dell'Uomo, frutto del lavoro svolto in classe con i rispettivi insegnanti in preparazione dell'evento di oggi.

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