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Falde di Trento nord, domani la pubblicazione dei dati di Appa

L’assessore provinciale all’ambiente Giulia Zanotelli: «Attività del tutto trasparenti»

Esiti diversi e soluzioni altrettanto diverse, alla luce dei dati relativi alle analisi sulle falde dei terreni ex Sloi, ex Carbochimica e area bypass, che l’Agenzia provinciale per l’ambiente (Appa) pubblicherà nella giornata di domani sul proprio sito internet.

«Si tratta di una pubblicazione del tutto trasparente, lontana dalle accuse variamente articolate e gravi di questi giorni, – sottolinea l’assessore provinciale all’ambiente, difesa idrogeologica e enti locali Giulia Zanotelli. – Qualora proseguisse una immotivata ed indimostrata opera di denigrazione, la Provincia non esiterà a dare seguito alle proprie attività informando gli organi competenti per ingiustificati attacchi alla credibilità delle istituzioni.»
 
 Ecco il punto della situazione sulle tre aree su cui Appa ha puntato la lente  
Area ex Sloi.
La falda a valle del sito è influenzata dall'inquinamento in un'area molto limitata. Si ha presenza di piombo e piombo organico oltre i limiti nei piezometri al limitare sud del sito e con valori prossimi ai limiti di legge.
La problematica è oggetto dell’ordinanza del Ministero dell'Ambiente, che chiede ai proprietari del sito di individuare con precisione la zona di origine della contaminazione, ai fini della conseguente operazione di messa in sicurezza.
 
Area ex Carbochimica.
La falda a valle del sito è stata pesantemente contaminata dagli inquinamenti tipici del sito e derivanti dalle attività industriali (tipicamente idrocarburi di varia natura).
Dopo l'accensione della barriera idraulica nel 2001, molti punti di monitoraggio hanno mostrato un miglioramento. La barriera preleva dalla falda acque molto contaminate e le filtra, rimuovendo continuamente la contaminazione che uscirebbe dal sito.
Restano comunque superamenti nei punti limitrofi alla roggia Lavisotto, presumibilmente dovuti all'influenza della roggia contaminata, che, date le dimensioni, non è possibile delimitare con una analoga barriera idraulica.
Per questo motivo, all'interno del Piano generale di utilizzazione delle Acque pubbliche (Pguap) è stata introdotta una forte limitazione d'uso della falda (di fatto inibendone l'uso nei pressi del Sito di interesse nazionale) e comunque nel 2013 il Comune, tramite Appa, ha effettuato analisi della qualità dell'aria attorno al Lavisotto che hanno permesso ad Azienda sanitaria di affermare che non vi sono criticità su questo fronte.
 
Falda area bypass.
Il bypass è ubicato a fianco del Lavisotto e nella zona di alterazione della falda definita dal Pguap. I dati raccolti da Rfi e Appa nei piezometri all'interno del sedime ferroviario sono coerenti con i dati di monitoraggio storico, esterni al bypass in analoga posizione.
Nella zona più vicina all'area ex Carbochimica e cavalcaferrovia di Nassirya la qualità della falda risente della presenza degli inquinanti di tipo idrocarburico, mentre più a valle non si registrano elementi di contaminazione del Sito di interesse nazionale.

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