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«Qui c'è la storia degli alpini, di ieri, di oggi e di domani»

Museo Nazionale Storico degli Alpini, ci siamo: domenica 13 ottobre il taglio del nastro sul Doss Trento

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Nei frenetici giorni dell'Adunata la posa della prima pietra.
Poi, il progetto si bloccò per via dei ritrovamenti archeologici riaffiorati durante gli scavi sul Doss Trento, la «montagna della memoria».
Domenica 13 ottobre, però, dopo lunghi mesi di lavoro, la struttura del Museo Nazionale Storico degli Alpini verrà inaugurata. Una corsa contro il tempo.
Ma, come recita la scritta impressa sulla parete rocciosa, presa anche a motto dell'indimenticabile Adunata nazionale di Trento 2018, «Per gli alpini non esiste l'impossibile».
 
«Il museo – spiega il presidente della Sezione Ana di Trento Maurizio Pinamonti – aprirà ufficialmente al pubblico in primavera, per dare tempo alle ultime rifiniture e a tutti gli allestimenti, ma per noi era importante inaugurarlo in questa giornata: il 12 ottobre del 1872 vennero fondate le truppe alpine.
«Noi aspetteremo il giorno dopo visto che è una domenica: un tassello importante non solo per la nostra associazione ma per tutta la città. Qui tutto parla di storia.»
 

 
 Una data, e un avvenimento, che rimarranno sicuramente negli annali dell'Ana 
E che questo fine settimana richiameranno a Trento il Consiglio direttivo nazionale al gran completo: venerdì sera si riunirà il Consiglio di presidenza; sabato l'intero direttivo per una seduta d'eccezione. Il giorno seguente, infatti, si salirà sul Doss Trento per l'inaugurazione del rinnovato Museo Nazionale Storico degli Alpini.
Un progetto ambizioso – frutto di una significativa sinergia tra Associazione Nazionale Alpini, Difesa, Comune e Provincia di Trento ed Associazione Amici del Museo – che consegna di fatto alla grande famiglia alpina e a tutta la città uno spazio espositivo quadruplicato.
Dove la struttura originale, mantenuta nelle sue linee antiche, incontra la modernità di nuovi spazi luminosi realizzati con ampie vetrate.
 

 
E dove, nel giro di qualche mese, verranno esposti i reperti e i cimeli più rilevanti della collezione del Museo in un coinvolgente itinerario, con installazione anche interattive e multimediali, che coprirà idealmente la storia delle truppe alpine.
Non solo. Parte dell'ala nord del nuovo complesso sarà riservata ai recenti ritrovamenti archeologici.
«La storia della città inizia su questo dosso, non dimentichiamocelo. Ci auguriamo, quindi, che la sua piena valorizzazione possa ripartire proprio dal nuovo Museo nazionale degli Alpini, che va inserito all'interno della rete provinciale dei musei», – è l'auspicio del vicepresidente vicario della Sezione di Trento Paolo Frizzi.
 

 
Un Museo che guarda all'ambiente, con soluzioni a basso impatto energetico, e al Km Zero, con materiali e ditte locali e una sfilza di volontari che si sono alternati, in questi mesi, per dare manforte alle ditte incaricate e al 2° Genio Guastatori Alpini.
Enorme, in questo senso, lo sforzo messo in campo dai volontari dell'Ana, oltre un centinaio e arrivati da tutt'Italia, che del tutto gratuitamente si sono occupati dei lavori non strutturali: cartongesso, piastrelle, pitture ed esterni.
«Sono arrivati a darci una mano dalle Sezioni dell'Aquila, Acqui Terme, Bergamo, Brescia, Monte Suello, Bassano, Como, Pavia, Vallecamonica, Verona, oltre ai nostri alpini trentini, – racconta il vicepresidente dell'Ana di Trento Renzo Merler che ha coordinato i volontari assieme a Dino Cagol e Bruno Franceschini. – A tutti loro va il nostro ringraziamento per averci aiutato a rendere il Museo più bello e più grande: è anche grazie a loro che siamo riusciti a realizzare la struttura in tempi eccezionali.»
 

 
 Un percorso museale all'avanguardia 
Merito di un grande sforzo congiunto, il percorso che domenica verrà presentato per la prima volta alla comunità: alle 9.30 è in programma l'ammassamento al Mausoleo di Battisti, con la deposizione di una corona e l'onore a tutti i caduti.
Poi sfilamento fino al Museo e taglio del nastro. Oltre ai vertici provinciali dell'Ana, del governo locale e il nuovo direttore del Museo il tenente colonnello Giulio Lepore, saranno presenti il presidente nazionale Sebastiano Favero, il generale Claudio Berto, comandante delle Truppe Alpine, il generale Massimo Scala, Direttore della direzione dei lavori del Demanio della Difesa.
È stato invitato anche il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini.
 

 
 IL PROGRAMMA DI DOMENICA 13 OTTOBRE 
Dalle 8.30 sarà attivo il servizio navetta dal piazzale Zuffo
ore 9.30 Ammassamento davanti al Mausoleo di Battisti sulla sommità del Doss Trento
ore 10.00 Inizio cerimonia: Alzabandiera
a seguire
- Onore ai Caduti con deposizione corona nel Mausoleo di Battisti
- Predisposizione sfilamento ed inizio sfilamento in direzione Museo
- Discorsi ufficiali
- Benedizione e taglio del nastro
- Visita guidata in gruppi alla struttura
- Buffet allestito nelle sale del Museo
 
 SCHEDA DEI LAVORI 
Data inizio lavori: gennaio 2019
Superficie complessiva: 2.400 metri quadrati
Progetto/direzione lavori: Architetti Tomasi Andrea & Alessia; Direttore lavori Ing. Canestrini Gianfranco
Ditte impegnate: Covi Costruzioni, Girardi impianti Idraulici, Battisti carpenteria, Elettroluce, Rossi lattonerie, Consorzio Artigiano Porfido – Lases, Ialc Vetrate strutturali e Serramenti, Fontana l’Arte del Verde, Rios Jose’ & Castro Herno, Corona Calcestruzzi.
Costo complessivo dei lavori: circa 2 milioni di euro.
 

 
 BREVE STORIA DEL MUSEO 
Il Museo Nazionale Storico degli Alpini, inaugurato nel 1958 in occasione della 31ª Adunata nazionale svoltasi proprio a Trento, mantiene vive e tramanda le tradizioni e le gesta degli Alpini, rappresentando un riferimento di alta valenza storico - culturale che, una volta terminate le attività di riqualificazione, andrà ad arricchire la rete storico - artistica trentina della quale entrerà a far parte.
Il cantiere era stato inaugurato in occasione dell’Adunata nazionale di Trento nel maggio 2018 in forza del Protocollo d’Intesa sottoscritto da Associazione Nazionale Alpini, Esercito, Comune e Provincia.
I lavori di riqualificazione ed ampliamento vennero però sospesi dopo poco in seguito al ritrovamento di una necropoli longobarda.
A gennaio di quest’anno, avuto il via libera delle autorità, l’attività è ripresa: a marzo sono state completate le fondamenta, in luglio il tetto, gli impianti e gli esterni, mentre gli allestimenti saranno portati a termine nei prossimi mesi.

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