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Etna, 12 marzo 2021. Dodicesimo parossismo del vulcano

Ha prodotto una nube eruttiva che ha raggiunto l’altezza di circa 4.000 metri

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Alle 4:42 del 12 marzo, il vulcano ha iniziato a farsi sentire con una modesta attività di tipo stromboliano nel Cratere di Sud-Est contestualmente all'attività esplosiva intra-craterica nelle località di Voragine, Bocca Nuova e ai Crateri di Nord-Est.
Nel frattempo si registrava un aumento - con valori alti - del tipico tremore vulcanico, localizzato al Cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 2.5 km s.l.m.
Il fenomeno vulcanico si è evoluto alle ore 6:30 circa quando si è registrato un incremento in intensità e frequenza dell'attività stromboliana al Cratere di Sud Est.
Questa attività ha iniziato a produrre una nube eruttiva che ha raggiunto l’altezza di circa 4.000 metrri sul livello del mare.
 

 
Verso le 7:30 del mattino l'attività di tipo stromboliano del Cratere di Sud Est si è ulteriormente intensificata determinando, poco dopo, un trabocco lavico verso la Valle del Bove, ad una quota di circa 3.000 metri sul mare e, successivamente, la consueta fenomenologia delle fontane di lava con la produzione di una nube eruttiva che si è innalzata fino a circa 6.000 m in direzione Est.
Il flusso lavico, invece, si espandeva verso la Valle del Bove raggiungendo la quota di circa 2.800 metri.
Alle ore 8:40 circa i getti della fontana di lava del Cratere di Sud-Est hanno raggiunto un'altezza di circa 500 metri dal cratere. Il flusso lavico prodotto dal trabocco ha raggiunto quota 1.700 metri circa.
Al culmine dell’attività, la colonna eruttiva ha superato un’altezza di 8.500 metri.
 

 
L’attività di fontana di lava è durata fino alle ore 10:50, passando ad esplosioni stromboliane ed emissioni di cenere.
Alle 11:15 l’attività eruttiva al Cratere di Sud-Est si è conclusa mentre l'attività eruttiva degli altri crateri sta continuando come nelle settimane precedenti.
L’INGV monitora costantemente lo sviluppo dell’attività dell’Etna. Come per gli eventi passati, sono in corso di realizzazione da parte del personale dell’INGV-OE le consuete analisi di laboratorio sulla composizione dei vetri vulcanici dei prodotti eruttati.
L’INGV diffonde tempestivamente tutte le informazioni sui parossismi dell’Etna sui canali social dell’Istituto. In particolare, i canali INGVVulcani di Facebook, Twitter e Instagram sono continuamente aggiornati anche con i Comunicati emessi costantemente dall’Osservatorio Etneo dell’INGV (INGV-OE) e con foto e immagini significative dei fenomeni.

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