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Il presidente della provincia Fugatti visita Arte Sella

I danni sono quantificati per circa 350mila euro – Illesa la cattedrale vegetale

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Illesa. La cattedrale vegetale, simbolo di Arte Sella è riuscita, come noto, a resistere alla furia del maltempo, insieme a una quercia di 700 anni.
Una specie di miracolo che, purtroppo, non è riuscito per circa metà delle opere presenti ad Arte Sella, la famosa rassegna di arte contemporanea nella natura che si trova nel Comune di Borgo Valsugana.
Per verificare i danni e per esprimere la solidarietà dell’intera comunità trentina alle istituzioni della zona e all'omonima associazione che gestisce il sito, il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti è salito stamani a visitare l’esposizione delle opere d’arte naturali.
Insieme a lui il sindaco facente funzioni Enrico Galvan, il presidente Giacomo Bianchi ed il direttore artistico Emanuele Montibeller.
Presenti anche i consiglieri provinciali Walter Kaswalder e Roberto Paccher, la deputata Stefania Segnana ed il dirigente generale del Dipartimento territorio, agricoltura ambiente e foreste della Provincia, Romano Masè.
 

 
«Anche in questo caso – ha commentato il governatore del Trentino, Maurizio Fugatti – vedere gli effetti della violenza del vento che in pochi istanti ha sradicato alberi imponenti fa davvero grande impressione.
«Anche perché i danni patiti da istallazioni frequentatissime e note in tutto il mondo in un certo modo fanno risaltare ancora di più gli effetti del maltempo.
«Sarà importante, anche qui, – ha aggiunto Fugatti – rispondere in modo corale, in una logica di sistema al fine di far ripartire al più presto un'esperienza così significativa per l'economia della valle e per tutto il Trentino.»
 

 
I danni materiali, è stato sottolineato, ammontano a circa 350mila euro, anche se è difficile stimare il valore reale delle opere d’arte distrutte.
Arte Sella ogni anno richiama decine di migliaia di visitatori, sfiorando quota 100 mila, con una ricaduta sul territorio pari all'incirca a 3,5 milioni di euro. Senza contare i molti posti di lavoro.
Fino ad oggi l’Associazione si è finanziata autonomamente per il 90% con solo quindi un 10% a carico degli enti pubblici.
 

 
«Arte Sella – ha detto il presidente Bianchi – nasce proprio dalla convinzione che bisogna accettare la natura per quello che è, infatti le opere d’arte qui sono inserite in un percorso naturale.
«Quanto successo, però, impone un ripensamento di tutto il progetto.»
«Si sta lavorando – ha evidenziato il direttore Montibeller – per riaprire al più presto Malga Costa, tenendo conto che il giardino di Villa Strobele, da dove partiva il percorso natura, non esiste più.»
Per chi volesse sostenere l’Associazione Arte Sella è stata aperta una sottoscrizione. 
A questo link tutte le informazioni per aderire.

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