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Sentieri, opportunità di lavoro dopo i danni di «Vaia»

Per disoccupati iscritti alle liste di collocamento e lavoratori autonomi non iscritti alla gestione previdenziale

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Per il ripristino e la sistemazione della rete sentieristica danneggiata dalla calamità dell’ottobre 2018, la tempesta «Vaia», saranno assunti, in deroga al criterio dell'età minima stabilito per le assunzioni stagionali nel «Progettone», disoccupati iscritti alle liste di collocamento o lavoratori autonomi non iscritti alla relativa gestione previdenziale che percepiscono un reddito presunto inferiore ai 4.800 euro all'anno.
La decisione è stata assunta dalla Giunta provinciale in considerazione della particolarità dei luoghi di lavoro e della tipologia degli interventi che i lavoratori andranno a svolgere.
 
Il provvedimento, proposto dall’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, prevede che le attività siano realizzate attraverso il Servizio per il Sostegno Occupazionale e la Valorizzazione Ambientale, mediante affidamento a cooperative di produzione e lavoro e ai loro consorzi.
Le domande dovranno essere presentate dagli interessati all’assunzione, dal 13 maggio al 24 maggio 2019, al Centro per l’Impiego di riferimento.
Al momento della domanda i lavoratori dovranno avere un’età superiore ai 18 anni.
Dovranno inoltre essere in possesso di esperienze professionali in ambito agricolo, forestale o edile o avere un percorso di studi inerente all’ambito agricolo-forestale, dovranno essere in grado di raggiungere autonomamente il luogo di lavoro ed essere in possesso di patente B.
 
I lavoratori saranno coordinati da un capo squadra qualificato e formato. Gli interventi di ripristino dei sentieri saranno successivi ai lavori di esbosco operati da ditte boschive specializzate nel settore.
Verrà formato un elenco di lavoratori, diviso per sei ambiti territoriali ( Comunità Territoriale della Val di Fiemme e Comun General de Fascia; Comunità di Primiero, Comunità Valsugana e Tesino; Comunità Alta Valsugana e Bersntol, Territorio Val d'Adige, Comunità della Val di Cembra; Comunità della Vallagarina e Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri; Comunità Rotaliana-Konigsberg, Comunità della Val di Non, Comunità della Valle di Sole, Comunità della Paganella; Comunità delle Giudicarie, Comunità Alto Garda e Ledro, Comunità della Valle dei Laghi).
 
Le opportunità di lavoro saranno offerte ai residenti nei diversi ambiti territoriali.
Se in un ambito territoriale non ci saranno disoccupati da assumere, si potranno selezionare lavoratori presenti nell’elenco di un ambito territoriale limitrofo.
L’avviamento all’attività lavorativa avverrà a seguito di selezione.
È previsto inoltre un percorso formativo, con verifica finale, denominato «Corso base professionale di taglio alberi forestali» della durata di 40 ore, che sarà svolto prima dell’avvio dell'attività lavorativa.
Il corso varrà come prerequisito per l’ottenimento del patentino di «Responsabile della conduzione di utilizzazioni forestali».
 
Per quanto concerne il requisito della residenza, saranno applicati gli stessi termini definiti dalla deliberazione per l’assunzione degli stagionali nel «Progettone»: i lavoratori dovranno essere residenti e domiciliati in provincia di Trento da almeno 5 anni continuativi al momento della domanda, oppure da 10 anni nel corso della vita, purché residenti e domiciliati da almeno un anno in provincia di Trento al momento della domanda.
Si prevedono interventi per 3.000.000 di euro; sull’esercizio finanziario 2019, per realizzarne la prima «tranche», sono stati messi a disposizione del Servizio per il Sostegno Occupazionale e la Valorizzazione Ambientale 1.500.000 euro.
Si stima che in Trentino i sentieri interrotti, parzialmente o totalmente, siano oltre 400 per un totale di oltre 2.000 chilometri.
 
Sulla situazione dei boschi trentini a seguito del passaggio di «Vaia» si è confrontato anche il «Tavolo di coordinamento per la gestione del fondo di solidarietà Calamità Trentino 2018», che si è riunito più volte nel corso dell’inverno, mettendo in primo piano i temi della sicurezza per chi opera nei boschi e della valenza formativa e lavorativa dei possibili interventi da attivare, con un’attenzione particolare rivolta ai giovani.
Il Tavolo ha deciso di contribuire al finanziamento del progetto con l’importo di 100.000 euro ricavato dai fondi attualmente raccolti dalle donazioni volontarie.

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