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Il Trentino ricorda Amatrice e tutte le vittime del sisma del 2016

Fugatti ringrazia la Protezione Civile trentina e, indirettamente, l’Amministrazione provinciale di allora che seppe intervenire generosamente

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Tre anni fa il tragico terremoto che colpì il Centro Italia - fra cui il borgo di Amatrice - causando in tutto 299 vittime.
Anche il Trentino ricorda quei tragici eventi e la solidarietà che immediatamente ne scaturì, come altre volte prima di allora.
 
«Il 19 luglio scorso – ricorda il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti – una nostra delegazione ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione della nuova scuola di Amatrice con la presenza del vicepresidente Mario Tonina.
«In quell’occasione abbiamo avuto modo di rinsaldare il legame che unisce i nostri territori dopo quel tragico evento.
«Nei giorni immediatamente successivi al terremoto la Protezione civile trentina costruì a tempo di record un nuovo istituto scolastico, nato per dare una risposta immediata, efficace e sicura alle popolazioni ma soprattutto per consentire ai bambini e ai giovani di Amatrice e dei borghi limitrofi di iniziare regolarmente l’anno scolastico.
«La struttura continua oggi ad operare, al servizio dell’istituto alberghiero e anche delle associazioni locali, e rappresenta un tassello di quella ricostruzione che purtroppo, lo hanno detto in queste ore molte autorità locali, stenta a decollare.
«Ci furono anche altri gesti importanti, non importa se piccoli o grandi: ad esempio, l’avere ospitato in Trentino degli studenti di Amatrice, creando dei gemellaggi, facendo nascere nuove amicizie.»
 
Dal presidente Fugatti un grazie anche alla Protezione civile trentina, in tutte le sue articolazioni.
«Che si tratti di calamità che colpiscono la nostra terra, come nel caso di Vaia, che si tratti di recarsi nel resto d’Italia o anche all’estero per portare soccorso a chi soffre, la Protezione civile c’è sempre.
«È una delle certezze su cui il Trentino sa di poter contare.»
Quindi Fugatti ringrazia indirettamente anche la precedente Giunta provinciale, guidata da Ugo Rossi, che aveva immediatamente stanziano i fondi per ricostruire per tempo le scuole di Amatrice.
E prima ancora Lorenzo Dellai, quando ricostruì un paesino con 500 casette prefabbricate e montate da 2.500 volontaria al comune di San Demetrio.
Ha ragione Fugatti: la politica trentina cambia, il cuore dei trentini no.

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