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In Kuwait i velivoli Eurofighter danno il cambio agli AMX

Per la prima volta i caccia Eurofighter impegnati in missioni di ricognizione a supporto della coalizione contro il terrorismo

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Nella tarda mattinata di ieri, mercoledì 26 marzo, presso la base di Ahmed Al Jaber, il generale di squadra aerea Ferdinando Giancotti, Comandante della Squadra Aerea dell’Aeronautica Militare, in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, ha presenziato al passaggio di consegne – in gergo tecnico «transfer of authority» - tra i velivoli AMX ed i caccia Eurofighter schierati in Kuwait per l’operazione «Prima Parthica», che costituisce il contributo della Difesa alla Coalizione internazionale di contrasto al Daesh.
«Questa cerimonia – ha sottolineato il Generale Giancotti - rende omaggio ad un lavoro duro e silenzioso svolto in condizioni climatiche particolarmente difficili e sempre con risultati eccellenti. Il personale del Task Group Black Cats ha condotto egregiamente le operazioni insieme ai colleghi di tutta la Task Force Air, dando un concreto e sensibile contributo alla Coalizione internazionale per la sicurezza dell’area.»

Non cambiano i compiti dei velivoli italiani: i quattro caccia F-2000 saranno infatti impiegati in missioni di ricognizione e sorveglianza aerea– in gergo tecnico Intelligence, Surveillance and Reconnaissance (ISR) – per continuare ad assicurare alla Coalizione il contributo richiesto in termini di monitoraggio e controllo dall’alto del teatro di operazioni, suggellando la loro vocazione multiruolo.
L’attività dei caccia Eurofighter, che per la prima volta vengono rischierati fuori dai confini nazionali con questi compiti specifici, si andrà ad affiancare a quella degli aeromobili a pilotaggio remoto Predator, sempre per attività ISR, e a quella di rifornimento in volo con il tanker KC-767A, a supporto sia dei velivoli italiani sia di quelli della coalizione.
 

 
 APPROFONDIMENTI  
Operazione «Prima Parthica»
L'italia prende parte alla Coalizione multinazionale contro i terroristi del DAESH operanti in Iraq e Siria.
Le forze dei vari Paesi che hanno espresso l’intendimento di aderire alla Coalizione stanno operando ai sensi dell’Art. 51 della Carta dell’ONU, nonché delle Risoluzioni n. 2170 (2014) del 15 agosto 2014 e n. 2178 (2014) del 27 settembre 2014, sulla base della richiesta di soccorso presentata il 20 settembre 2014 dal rappresentante permanente dell’Iraq presso l’ONU al Presidente del Consiglio di Sicurezza.
I compiti del contingente italiano sono:
- contribuire con personale qualificato agli staff dei comandi della Coalizione;
- attività Air-to Air refueling a favore degli assetti aerei della Coalizione;
- ricognizione e sorveglianza con velivoli e aerei a pilotaggio remoto;
- addestramento delle Forze di Sicurezza curde ed irachene.
 

 
Il Task Group Black Cats, ricostituito sulla base di Al Jaber nel giugno 2016, dopo l’impegno operativo in Afghanistan, ha operato in stretta sinergia con gli altri assetti della Coalizione, fornendo un contributo determinante alle operazioni - 6000 ore di volo svolte e circa 17000 punti d’interesse e prodotti intelligence realizzati grazie ai sistemi di ricognizione di cui è equipaggiato il velivolo AMX – che si aggiunge a quello espresso a partire dal 2014 dalle altre componenti dell’Aeronautica Militare schierate in Kuwait alle dipendenze dell'Italian National Contingent Command AIR (IT NCC Air)/Task Force Kuwait.
Un assetto, l’AMX, che nel 1999 veniva impiegato per la prima volta fuori dai confini nazionali nell’operazione NATO «Allied Force» nella ex-Jugoslavia e che nei successivi venti anni di vita operativa è stato per gran parte impegnato in operazioni reali.
 
Un nuovo impegno in campo internazionale per gli Eurofighter dell’Aeronautica Militare, che nel 2011 hanno partecipato all’operazione di coalizione internazionale «Unified Protector» e sono stati impegnati per la difesa aerea in ambito NATO, partecipando alle operazioni di Air Policing in Lituania, Estonia, Bulgaria, Islanda.
L’Eurofighter, la cui missione principale è la difesa aerea, grazie ai sensori degli apparati da ricognizione «Reccelite» con cui è equipaggiato sarà in grado di fornire alla coalizione, sia di giorno che di notte, prodotti fotografici ad altissima risoluzione su obiettivi terrestri.
Le informazioni ed i contributi raccolti ed inviati in tempo reale a terra vengono poi valorizzati da cellule intelligence specializzate e rese disponibili sotto forma di analisi.

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