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La caserma delle Fiamme Gialle di Cles intestata a Padre Iori

Solenne cerimonia per l'intitolazione della sede della Tenenza della Guardia di Finanza di Cles a Padre Eusebio Iori

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Con una significativa cerimonia tenutasi nella mattinata odierna, officiata dall’Ordinario Militare per l’Italia S.E. Mons. Santo Marcianò, accompagnato per l’occasione dal Comandante delle Fiamme Gialle del Trentino-Alto Adige, Generale di Brigata Ivano Maccani, la Caserma sede della Tenenza della Guardia di Finanza di Cles è stata intitolata al Frate Cappuccino Padre Eusebio Iori, storico Cappellano Militare delle Fiamme Gialle della Regione, del quale ricorre quest’anno il quarantennale della scomparsa, avvenuta a Roma il 12 agosto 1979.
La cerimonia di intitolazione si è svolta alla presenza di Autorità religiose, civili e militari, di un Picchetto per la resa degli onori, di una rappresentanza di Finanzieri in servizio, di una nutrita schiera di appartenenti all’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, ivi compreso il Vicepresidente per l’Italia Settentrionale, Generale di Brigata in congedo Mauro Santonastaso, e delle locali associazioni combattentistiche e d’arma.
A testimoniare la rilevanza dell’evento ha contribuito la presenza dei familiari di Padre Eusebio IORI, la cui pronipote, Signora Donata IORI, è stata madrina della cerimonia.
 
Il rito è iniziato alle 11:00 con gli onori a S.E. Mons. Santo Marcianò, accolto dal Presidente del Consiglio Regionale Roberto Paccher e dal Generale Ivano Maccani e, dopo una breve e significativa allocuzione del Comandante Provinciale, Colonnello Roberto Ribaudo, è proseguita con il toccante momento dell’Alzabandiera con il Tricolore donato al Comandante della Caserma di Cles, Maresciallo Aiutante Wiliam Pilati, da parte del Sindaco di Cles, Dott. Ruggero Mucchi.
Al termine dell’Alzabandiera è stata data lettura della motivazione dell’intitolazione a Padre Eusebio Iori della Caserma di Cles, che recita: «Frate Cappuccino, dal 1945 al 1977 cappellano militare della Guardia di Finanza del Trentino-Alto Adige e dal 1977 al 1979 Capo Servizio Spirituale delle Fiamme Gialle d’Italia, instancabile benefattore che col pensiero e le opere ha sempre ricercato pace, fratellanza e armonia tra gli uomini.»
La madrina della cerimonia, Signora Donata Iori, ha dunque scoperto la targa in marmo con la dedica a Padre Iori, velata da un drappo tricolore, subito accolta da un affettuoso, prolungato applauso: Mons. Marcianò ha quindi benedetto la targa e la Caserma.
Dopo la lettura della toccante «Preghiera del Finanziere» da parte dell’attuale Cappellano Militare delle Fiamme Gialle trentine e altoatesine, Don Michele Magnani, la madrina ha tagliato il nastro tricolore posto all’ingresso della Caserma di Cles ed è stata omaggiata di un mazzo di fiori e della pergamena recante la motivazione dell’intitolazione della Caserma; dopo il taglio del nastro, gli ospiti sono stati invitati a visitare la Caserma e a partecipare quindi al piccolo rinfresco per tutti gli intervenuti, organizzato nel giardino della Caserma stessa.


 
Padre Eusebio Iori era originario di Revò, ove nacque il 24 agosto 1918, entrò giovanissimo nell’ordine dei Cappuccini e da subito, scoppiato il secondo conflitto mondiale, prestò la sua opera a Trento e Rovereto, tra le rovine dei bombardamenti, nell’accoglienza ai prigionieri di guerra rimpatriati e nell’organizzazione del loro rientro nella società; il 26 maggio 1945 fu incaricato dal governo militare alleato del coordinamento dei servizi di trasporto e assistenza dei prigionieri e internati, reduci dalla Germania.
A soli ventisette anni, il 03 novembre 1945, venne nominato Cappellano Militare della 4ª Legione delle Fiamme Gialle di Trento, che all’epoca comprendeva le provincie di Trento, Bolzano e Belluno; il momento storico in cui Padre Eusebio Iori assunse l’incarico di custode spirituale dei Finanzieri di queste terre era difficilissimo: l’Italia era uscita sconfitta da una guerra terribile ma il Paese, rinnovato nelle istituzioni e liberatosi dal fardello di una dittatura ventennale, si affacciava pieno di speranza a un futuro migliore, non divisivo ma caratterizzato da una volontà di reciproco, solidale sostegno per ricostruire un mondo nuovo.
Interpretando e anticipando lo spirito del tempo che in luogo delle divisioni e dei conflitti degli anni passati invocava pace e unione, Padre Iori operò incessantemente per promuovere la condivisione di esperienze, la fratellanza e l’armonia tra gli uomini.
 
Nel 1945 venne nominato cappellano militare e destinato al servizio di assistenza spirituale presso la Guardia di Finanza della IV Legione di Trento (l’attuale Comando Regionale Trentino-Alto Adige) ed a questo servizio dedicò energie ed entusiasmo, testimoniando la vicinanza ai militari impegnati nei servizi più isolati dei vari distaccamenti avanzati alla frontiera e organizzando da subito il «Natale al Confine» nei tre passi altoatesini confinanti con l’Austria (Resia, Brennero e Prato alla Drava), dando particolare intensità a quello celebrato al Passo del Brennero, cui partecipavano le Forze dell’Ordine italiane e Austriache e che tuttora si mantiene vivo nel ricordo e nella tradizione dei colleghi di frontiera.
Nel giugno del 1947 istituì a Brunico (BZ) la prima colonia alpina per i figli delle Fiamme Gialle d’Italia, poi trasferita nella «Villa Parisa» di Folgaria, che diresse per molti anni.
Nel maggio 1953 venne eletto con voto unanime reggente dell’Opera Internazionale Campana dei Caduti di Rovereto, per la cui erezione si spese particolarmente, conservando poi tale incarico sino alla morte e, nel settembre dello stesso anno, iniziò le pratiche presso le autorità ecclesiastiche, civili e militari, per ottenere il permesso di restaurare e riaprire al culto l’antica Abbazia di San Lorenzo in Trento, abbandonata da quasi tre secoli e gravemente danneggiata dai bombardamenti, che l‘amministrazione comunale dell’epoca era intenzionata ad abbattere.
 
Grazie alla dedizione e alla caparbietà di Padre Eusebio Iori nel marzo del 1954 si diede il via ai lavori di restauro ed il 5 giugno 1955, terminati i lavori, l’Abbazia venne elevata alla dignità di Tempio Civico di Trento - che conserva tuttora – e Padre Eusebio fu nominato Primo «Rettore» della Basilica.
Nel giugno del 1957 istituì la prima Colonia Internazionale in Italia, destinata ad accogliere i figli degli Agenti delle Forze di Polizia delle varie nazioni d’Europa; avendo avuto l’esperimento ottimi risultati ed ampi consensi in sede nazionale e all’estero, il 15 febbraio 1958 comperò la «Casa per Ferie» a Candriai, sul Monte Bondone, destinandola a sede dell’istituzione e battezzò l’edificio con il nome di «Colonia Alpina Internazionale Alcide Degasperi».
La colonia, negli anni seguenti, si trasformò in istituto di accoglienza per i bambini trentini affetti da malattie o da situazioni familiari precarie e poi ancora per i bambini, figli degli emigrati nei paesi dell’Unione Europa, bisognosi di assistenza, con la risistemazione del grande «Centro didattico-assistenziale Alcide Degasperi» che operò fino all’anno 1996;
Nel 1977 venne chiamato a Roma, presso il Comando Generale della Guardia di Finanza, con l’incarico di Capo Servizio Spirituale di tutti i Cappellani Militari delle Fiamme Gialle d’Italia e, proprio ricoprendo tale ufficio, lo colse la morte il 12 agosto 1979.

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