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Venerdì 4 e sabato 5 febbraio, Auditorium Melotti di Rovereto

Con «Fuck Me(n)» la compagnia Evoè!Teatro indaga il cuore del tema maschile realizzato con il patrocinio del Centro antiviolenza di Trento, coordinamento donne

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Nuovo appuntamento con le Altre Tendenze del Centro Servizi Culturali S. Chiara, che venerdì 4 e sabato 5 febbraio (Auditorium Melotti di Rovereto) mette in calendario una doppia serata nel segno della compagnia Evoè!Teatro.
«Fuck Me(n)», questo il titolo dello spettacolo prodotto dalla compagnia roveretana, con il sostegno del Centro S. Chiara, è tratto dai testi di Giampaolo Spinato (Il professore animale), Massimo Sgorbani (Tracce mnestiche di un padre di famiglia) e Roberto Traverso (Sunshine), adattati al teatro e diretti da Liv Ferracchiati. Lo spettacolo è stato realizzato con il patrocinio del Centro antiviolenza di Trento, coordinamento donne.
 
Fuck Me(n) è un allestimento agile prodotto dalla compagnia Evoè!Teatro, nato da tre distinti monologhi adattati a testo corale, in cui le tre voci che si alternano sul palco confluiscono in un unico flusso che costituisce il cuore del tema maschile.
In scena sono presenti solamente i tre attori (Giovanni Battaglia, Emanuele Cerra, Paolo Grossi) e i loro costumi, per dare voce e corpo a tre diverse tipologie di maschile tossico: un professore animale vittima della sua bulimia di sesso e potere (Il professore animale); un uomo devoto alla violenza e incapace di verbalizzare la sua frustrazione (Tracce mnestiche di un padre di famiglia); un padre che dichiara, sempre più apertamente, la sua intolleranza e gelosia nei confronti del figlio (Sunshine).
 

 
Un lavoro sperimentale sull’essere uomini, in cui «i personaggi appaiono a prima lettura tre mostri, disperati, senza luci, – come sottolinea il regista Liv Ferracchiati. – Leggendo tra le righe, però, si può intravedere il percorso che li ha portati ad essere quel che sono, la storia di ognuno, infatti, emerge per contrasto.
«I carnefici, ingiustificabili in ogni caso, sono stati a loro volta vittime di un sistema culturale tramandato di padre in figlio.
«Bisogna che nascano nuovi padri e nuovi figli, che si interrompa la trasmissione di certi falsi saperi, occorre una liberazione anche se dolorosa. […] Bisogna spogliarsi delle maschere, scavare fino ad arrivare a noi, almeno tendere alla ricerca dell’autentico.»
 
Per approfondire il lavoro portato in scena dalla compagnia Evoè!Teatro, è disponibile online (su centrosantachiara.it) «Voci in sala», la nuova sezione di podcast di approfondimento sugli spettacoli di Grande Prosa e Altre Tendenze, ideati, scritti e letti da Chiara Marsilli.

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