I Rotary promuovono il «Respect Woman» – Di Luciana Grillo
I club trentini Fiemme e Fassa, Riva del Garda, Rovereto, Trentino nord, Trento e Valsugana operano insieme per contrastare la violenza contro le donne
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Nell’immaginario collettivo i club come il Rotary fanno pensare a cene distinte, a signori di una certa età che discutono di affari e politica, ad ambienti raffinati e destinati a pochi privilegiati.
Oggi però i soci dei club Rotary – uomini e donne – si rimboccano le maniche e si mettono al servizio della comunità, non si limitano a elargire oboli, ma studiano strategie e prospettive per tentare di risolvere problemi sociali.
È quello che si propongono sei club Rotary trentini – Fiemme e Fassa, Riva del Garda, Rovereto, Trentino nord, Trento e Valsugana – decidendo, per l’anno sociale in corso, di operare insieme per contrastare la violenza che, nei modi più vari, si manifesta contro le donne.
In conferenza stampa i presidenti hanno presentato i progetti che ogni club ha elaborato con la partecipazione e il consenso degli altri: partendo dal presupposto di un impegno individuale e collettivo, il prof. Antonio Frattari, presidente del Rotary club Trento, ha ricordato che «Quando si sogna da soli, si fa un sogno. Quando si sogna insieme si realizza un progetto» e ha comunicato che il 25 novembre, presso l’Istituto Pozzo-Buonarroti, sarà rappresentato lo spettacolo teatrale «Come le rose» su testi della Dandini, presentato qualche giorno prima a Mori.
Il dr. Alessandro Piccoli, presidente del Rotary club Rovereto, promotore del progetto, ha ribadito l’utilità del lavorare insieme, partendo dalla formazione di docenti e discenti del Liceo F.Filzi di Rovereto.
Il dr. Paolo Dalpiaz, presidente del Rotary club Trentino Nord, ha parlato delle due strade che si percorreranno, sensibilizzazione e sostegno concreto.
Il dr. Tone Pollam, presidente del Rotary club Fiemme e Fassa, da pediatra che opera in una valle, ha sottolineato quanto ancora ci sia da fare perché emergano casi che per paura o per vergogna non si denunciano ed ha accennato al tema scottante della violenza assistita.
Assente il presidente del Rotary club Riva del Garda, Mauro Pederzolli, è toccato al presidente del Rotary club Valsugana, Vincenzo Circosta (foto qui sopra), presentare le attività che si svolgeranno nei prossimi mesi e che coinvolgeranno alcune scuole della Valsugana nei mesi di novembre e dicembre.
L’evento clou raccoglierà sicuramente un pubblico numeroso al teatro di Pergine, perché l’ospite d’onore sarà Alessandro Meluzzi, noto psichiatra e accademico.
Un altro importante evento è previsto a Rovereto in marzo, quando si terrà il Convegno sul tema «Relazioni libere dalla violenza» organizzato da Relive, partner dei Rotary club insieme alla Cooperativa Sociale «Punto d’approdo» di Rovereto e alla Fondazione Italiana Accenture.
Molti altri saranno gli eventi aperti al pubblico, perché più ampio sia il raggio d’azione di «Respect Woman» e sempre presente rimarrà l’impegno dei club, sostenuti anche dalla «Rotary Onlus distrettuale», per informare, educare, prevenire, correggere e sensibilizzare chi vive sul territorio trentino, dove nell’ultimo quinquennio le denunzie per atti di violenza contro le donne sono state più di 2.300.
«Respect Woman» è sicuramente un progetto importante e ambizioso, che ci aiuterà a capire che i fatti di violenza accadono anche vicino a noi, che non si deve far finta di non vedere o non sentire, che tutti abbiamo il dovere di impegnarci al fianco di chi subisce violenza.
E non dobbiamo dimenticare che esiste un aspetto importante ma spesso (molto spesso) sottovalutato: gli uomini maltrattanti, per i quali in numerose città italiane (Firenze e Bolzano per prime) sono stati organizzati corsi di formazione.
Vorrei suggerire ai sei presidenti di guardare anche in questa direzione.
Luciana Grillo
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