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Giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne

Nell’ambito delle attività per la Giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne prima trentina di Un altro me, documentario sui carcerati per reati sessuali e sul primo esperimento italiano di trattamento psicologico

«Cinema presente» è la nuova proposta di anteprime di alcuni dei più interessanti film dai migliori festival italiani e internazionali, e incontri con gli autori, nell’ambito della «Stagione di cinema 2017-2018» del Centro Santa Chiara, in collaborazione con Nuovo Cineforum Rovereto, all’Auditorium Fausto Melotti di Rovereto.
Il secondo appuntamento della rassegna, venerdì 1 dicembre alle 21.00, si lega alla ricorrenza del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, con la proiezione per la prima volta in Trentino di Un altro me di Claudio Casazza (foto), primo documentario italiano che affronta, insieme a criminologi e terapeuti, il vissuto dei condannati per violenze sessuali.
 
Il film di Casazza è il risultato di un anno nella Casa di reclusione di Bollate, a Milano, al seguito dell'Unità di trattamento intensificato del team di criminologi guidato da Paolo Giulini.
Impegnati in un progetto sperimentale di trattamento dei colpevoli di reati sessuali, i terapeuti lavorano per ridurre la possibilità che i detenuti, una volta scontata la propria pena, tornino a commettere lo stesso tipo di reato.
Un altro me è un viaggio negli spazi fisici e nelle dinamiche mentali in cui vivono i detenuti protagonisti: tra loro Sergio, Gianni, Giuseppe, Valentino e Enrique.
 
Tutti hanno esercitato violenza contro una donna e sono stati riconosciuti colpevoli.
Cosa pensano del proprio reato? Quali sono gli alibi culturali con cui lo spiegano? Come cercano di deresponsabilizzarsi e come immaginano di comportarsi una volta usciti dal carcere? I detenuti si raccontano, senza sconti, e il team di Giulini li guida, li ascolta, si scontra con le loro resistenze, discute al suo interno su come procedere con il lavoro.
 
Ha detto il regista, Claudio Casazza: «Volevo riuscire a mantenere un terreno equidistante tra gli autori dei reati e l’istituzione che li cura, ponendomi virtualmente al centro tra gli uni e gli altri, e rendere il film un territorio aperto in cui affrontare la discussione portando i propri dubbi e le proprie certezze».
Un altro me ha vinto il Premio del Pubblico al 57° Festival dei Popoli e il Primo Premio del Mese del Documentario 2017.
La proiezione serale sarà preceduta come abitudine di «Cinema Presente» da una conversazione con l’autore sul suo lavoro e sui temi del film, moderata dal programmatore della rassegna Sergio Fant, alle ore 18.30 presso la Biblioteca Civica G. Tartarotti di Rovereto.

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