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Cresce il numero delle imprese femminili trentine

Rilevante la presenza di imprese giovanili e straniere tra quelle gestite da donne

Al 30 giugno 2019 presso il Registro imprese della Camera di Commercio di Trento risultavano registrate 9.150 imprese femminili, pari al 18% delle 50.829 unità operanti in provincia.
Nonostante la loro incidenza sul totale delle realtà locali sia ancora inferiore al dato nazionale (22%) e a quello del Nord Est (20,3%), le attività economiche guidate da donne hanno evidenziato, negli ultimi cinque anni, un dinamismo che trova riscontro in un tasso di crescita reale del 3,9% (a fronte di una riduzione dello 0,5% dello stock provinciale). Rispetto al giugno del 2018 il numero delle imprese femminili è aumentato di 43 unità.
Nei primi sei mesi del 2019 sono state avviate 384 attività gestite da donne, mentre le cessazioni sono state 372, con un saldo positivo di 12 unità.
Il settore dove opera la maggior parte delle imprese femminili è l’agricoltura (21,1%), seguito dal commercio (20%) e dal turismo (16,6%).
 
Il tasso di femminilizzazione del tessuto produttivo locale, ovvero la quota di imprese femminili sul totale delle aziende nei diversi ambiti economici, segna un valore molto elevato nella categoria «altri settori» (48,9%), all’interno della quale, alla voce «servizi alla persona», le attività guidate da donne rappresentano oltre il 70%.
Un altro ambito ad alto tasso di partecipazione femminile all’impresa è quello della sanità e assistenza sociale, incluso anch’esso nella categoria «altri settori», dove oltre il 40% delle aziende totali è gestito da donne.
Per quanto riguarda la forma giuridica, negli ultimi cinque anni sono aumentate di oltre il 35% le società di capitali che al 30 giugno scorso rappresentavano il 15,8% del totale delle attività femminili.
In particolare, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la crescita di questa forma giuridica più strutturata è stata di oltre il 4%.
 
L’impresa individuale rimane comunque il modello imprenditoriale più diffuso nell’universo guidato da donne (66,5%), seguito da quello della società di persone (15,9%) e da altre forme giuridiche (1,7%).
Anche nella prima metà del 2019, il sistema produttivo al femminile conferma la presenza di una consistente quota di imprese giovanili e straniere.
Il 12,7% infatti, è guidato da under 35 (1.162 imprese in valore assoluto), a fronte del 9,1% registrato sullo stock delle 50.829 imprese provinciali.
Le attività straniere sono, invece, il 9,3% del totale di quelle guidate da donne (854 unità) contro il 6,8% registrato a livello complessivo.
Nel primo semestre dell’anno, 1.745 attività economiche guidate da donne sono imprese artigiane (il 9,1%) e, nell’ 85,5% dei casi, si tratta di imprenditrici che hanno costituito una ditta individuale e che svolgono la loro attività prevalentemente nei servizi alla persona.
 

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