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Gli abeti natalizi di Riva del Garda saranno reimpiantati

Si tratta di 260 abeti esposti in città durante le festività natalizie, che a fine servizio torneranno nei loro loschi

Circa 260 abeti esposti in città durante le festività natalizie saranno reimpiantati nei boschi di Tiarno di Sotto in valle di Ledro.
Si tratta di abeti di piccole dimensioni, il classico Picea abies, noto come peccio o abete rosso, tra un metro e un metro e mezzo di altezza: quelli esposti in vaso assieme all’insieme degli addobbi e dei decori nelle vie e nelle piazze del centro storico.
 
Se, una volta concluse le feste, la prassi prevede per gli abeti la cippatura e il riutilizzo nella filiera della biomassa, quest’anno il Comune di Riva del Garda e la Legnami Bracchi di Tiarno di Sopra hanno pensato a un ulteriore passo sulla strada della riduzione dell’impatto ambientale, contattando la forestale di Ledro e accordandosi per il reimpianto degli esemplari più piccoli, che sono anche i più numerosi, quelli che è possibile esporre in vaso durante le festività e che sono in grado di sopportare il reimpianto.
 
Gli abeti si trovano ora alla Legnami Bracchi, in paziente attesa della primavera e delle condizioni climatiche adatte ad affrontare il trasferimento e la loro nuova vita.
«Una iniziativa in sé minima – dice l’assessore all’ambiente Lorenzo Pozzer – ma che consente un risparmio alle casse comunali, in quanto gli alberi da smaltire non saranno più classificati come rifiuti, e permette di ridurre naturalmente la quantità di anidride carbonica.
«E soprattutto dà un ulteriore segno di attenzione all’ambiente, in un momento storico in cui i temi della sostenibilità sono sempre più centrali e ineludibili.»
 
«Il rimpianto è un’iniziativa che da tempo stiamo promuovendo in Toscana -dice Ugo Cellana, titolare della Legnami Bracchi- e ora, con piacere, anche nel nostro territorio.
Un piccolo contributo da chi di bosco vive, anche considerato il preoccupante contesto attuale che vede i nostri boschi in grave sofferenza, causa la tempesta Vaia e la proliferazione del bostrico.
Come mi piace dire, noi oltre a tagliare gli alberi, li piantiamo, con a cuore il bene del bosco».

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