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«La viticoltura del Garda è pronta al salto di qualità»

Oltre 150 partecipanti al Forum del Garda organizzato dal Rotary Club di Riva: la promozione dell’enoturismo e la sostenibilità i temi affrontati durante il convegno

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Grande successo per la 29sima edizione del «Forum del Garda» dal titolo «La viticoltura del lago di Garda: la tradizione, la sua proiezione nel futuro, la relativa sostenibilità e la promozione dell’enoturismo» che si è svolto ieri, lunedì 6 maggio presso l’Hotel Du Lac et Du Parc Grand Resort di Riva del Garda, con oltre 150 presenze, tra autorità civili e militari, esperti, appassionati, docenti e studenti della scuola alberghiera del CFP Enaip di Tione.
 
Al convegno, patrocinato da Provincia Autonoma di Trento, Trentino Marketing, Comune di Riva del Garda, Garda Dolomiti Azienda per il Turismo SpA, Riva del Garda Fierecongressi S.p.A. e Cassa Rurale AltoGarda-Rovereto, sono intervenuti, tra gli altri: l’Assessore al Turismo della Provincia Autonoma di Trento Roberto Failoni, il Presidente del Consiglio Provinciale di Trento Claudio Soini, il Sindaco del Comune di Riva del Garda Cristina Santi, il Presidente di Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A. Silvio Rigatti, il Presidente della società Riva del Garda Fierecongressi SpA Roberto Pellegrini, il Governatore del distretto Rotary 2060 Anna Favero, il past Governatore del distretto Rotary 2060 Tiziana Agostini, il segretario distrettuale Rotary 2050 Marco Gnesotto, il Presidente del Rotary Club Riva del Garda Andrea Dalponte, il Presidente del Consorzio Tutela Vini del Trentino Albino Zenatti, il Presidente del Consorzio Tutela Vino Custoza Roberta Bricolo, l’esperto enogastronomico e Coordinatore scientifico di questa edizione del Forum del Garda Enzo Merz, il Professore Attilio Scienza dell’Università degli Studi di Milano, l’enologo e già direttore del Centro scolastico dell’Istituto agrario di San Michele/Fondazione Mach Francesco Spagnolli, la Presidente di Ascovilo Giovanna Prandini, il collaboratore del Gambero Rosso Nicola Frasson, il responsabile dell’Unità di Viticoltura del Centro di Trasferimento Tecnologico della Fondazione Mach Alberto Gelmetti, ed Emilio Pedron, consulente nel settore vitivinicolo ed esperto di marketing territoriale.
 

L'assessore Failoni.
 
«Partecipare alla 29sima edizione del Forum significa che da molti anni i tre territori del Lago di Garda lavorano bene insieme, fanno squadra, e questo mi inorgoglisce molto.
«Parlare di viticoltura è importante perché il nostro territorio vive soprattutto di turismo e sappiamo che quello enogastronomico è sempre più in espansione: gli approfondimenti di questo convegno ci aiuteranno non solo a indagare sulle nostre tradizioni ma anche ad avere una prospettiva per il futuro sul tema della sostenibilità», – ha dichiarato il Sindaco del Comune di Riva del Garda Cristina Santi.
 
Anche l’Assessore al Turismo della Provincia Autonoma di Trento Roberto Failoni ha sottolineato come il Forum del Garda sia un’ulteriore opportunità per i tre territori del lago di dimostrare l’importanza di collaborare.
«Pochi mesi fa abbiamo stretto un accordo triennale per promuovere insieme le tre sponde del lago al mondo intero ed è ciò che vogliamo fare nei prossimi anni.
«L’evento di stasera è una grande occasione per parlare dell’enogastronomia dei tre territori e su questo noi trentini siamo consapevoli che possiamo fare ancora di più perché le opportunità sono molte.
«Abbiamo messo in moto un’attenta comunicazione per attrarre quel turista curioso che, oltre a voler conoscere le bellezze del lago, vuole scoprire le possibilità culinarie e vinicole.
«Anche dopo questa serata, sono convinto che sarà ancora più evidente che solo uniti si vince.»
 

Il Presidente di Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A. Silvio Rigatti.
 
Infine, prima di dare l’inizio al convegno, il Presidente della società Riva del Garda Fierecongressi SpA Roberto Pellegrini ha evidenziato l’importanza di trattare temi centrali come la sostenibilità e l’enoturismo:
«Si tratta di tematiche vitali anche dal punto di vista economico: il recente Vinitaly ha evidenziato come il mondo legato al vino muova circa 3 miliardi di euro, insieme ad attori della filiera altospendenti e con particolare attenzione all’ambiente.
«Se riusciamo a cogliere l’occasione fornita dal Rotary di ragionare su questi temi, possiamo partire proprio da queste premesse per ragionare nei mesi futuri su uno sviluppo proiettato in questa direzione.»
 
Il Forum, promosso dai tre Rotary Club del lago e quest’anno organizzato da quello di Riva del Garda, è stato quindi introdotto da Enzo Merz, esperto enogastronomico e Coordinatore scientifico di questa edizione, per poi entrare nel vivo con gli interventi di esperti del settore vinicolo e turistico.
Il via con il Professore Attilio Scienza dell’Università degli Studi di Milano che ha parlato del territorio gardesano come uno spazio ibrido caratterizzato da una viticoltura di frontiera, per il quale «è fondamentale differenziarci cavalcando lo spirito del tempo, lo “Zeitgeist”: in questo modo potremo comunicare la nostra identità, dando significato e valore alla parola “vocazione”.»
 

 
A seguire, gli interventi di Francesco Spagnolli, enologo e già direttore del Centro scolastico dell’Istituto agrario di San Michele/Fondazione Mach, con un focus sul Garda come uno dei maggiori produttori della fascia europea di vini bianchi fruttati ed aromatici, fra i quali vini base spumante e rosati, e di Giovanna Prandini, Presidente di Ascovilo (Associazione Consorzi Tutela Vini Lombardi) sull’identità produttiva e le caratteristiche identitarie della viticoltura e vini della sponda bresciana del lago.
 
Nicola Frasson, collaboratore del Gambero Rosso, si è poi soffermato sull’urgenza di un ritorno alla tradizione e alla coerenza con la vocazionalità dei terreni e del terroir gardesano, mentre Alberto Gelmetti, Responsabile dell’Unità di Viticoltura del Centro di Trasferimento Tecnologico della Fondazione Mach ha affrontato il tema della sostenibilità vitivinicola nel territorio gardesano, sottolineando come siano «l’agricoltura e la viticoltura a creare il paesaggio, elemento fondamentale nell’Alto Garda: è il territorio stesso che diventa marca e che funge così da garanzia di qualità».
 

 
Il Presidente di Garda Dolomiti Azienda per il Turismo SpA Silvio Rigatti ha invece illustrato i contenuti del Piano Strategico di Destinazione che prevede importanti iniziative, alleanze e sinergie per la promozione dell’enoturismo anche delle “aree interne” dell’Alto Garda:
«Qualche anno fa ci siamo chiesti cosa potessimo fare in futuro per il territorio e quale fosse l’ospite ideale per noi, creando perciò un nuovo posizionamento per la nostra destinazione.
«Un focus importante è stato il prodotto enogastronomico in quanto l’entroterra ci dona molti prodotti straordinari: per questo abbiamo creato il tavolo dell’enogastronomia insieme agli operatori stessi per pensare a come valorizzarli.
«Con la collaborazione di Trentino Marketing Area ATA e degli operatori del Garda Trentino abbiamo perciò individuato tre macroazioni: il sentiero dell’olivo per scoprire la tradizione olivicola del Garda Trentino, il toolkit per i ristoratori per diventare ambasciatori del territorio con un focus sui vitigni più rappresentativi, e infine gli eventi enogastronomici con il Mese del Gusto per dare coerenza a tutte le manifestazioni del territorio.
«Il modus operandi che abbiamo adottato parte perciò dal coinvolgimento degli operatori facendoli sentire all’interno di un’azienda per il turismo compatta, passando poi alla cura del nostro territorio, per far sentire a casa prima i residenti e di conseguenza anche gli ospiti.»
 
Infine, ad Emilio Pedron, consulente nel settore vitivinicolo ed esperto di marketing territoriale, il compito delle conclusioni con le quali ha evidenziato l’importanza di comprendere l’evoluzione della domanda nei settori turistici ed enogastronomici, tenendo in considerazione anche il cambiamento generazionale:
«Un tempo era il turista a scegliere il luogo mentre ora è il contrario. È necessario fare un salto di qualità affinché il “Garda del vino e del turismo” venga riconosciuto in cima alle classifiche dei luoghi del bel vivere: noi siamo stati favoriti dalla natura che ha già fatto il suo dovere, ora tocca a noi.»

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