Una giovane di 23 anni arrestata a Riva per tentata estorsione
Ha chiesto soldi all'«amico», altrimenti avrebbe spifferato tutto alla futura moglie
I Carabinieri della Compagnia di Riva del Garda, nel tardo pomeriggio di ieri hanno arresto una donna per estorsione.
Qualche giorno fa era giunta la denuncia di un 31enne di Mori, che lavora come impiegato presso una ditta di costruzioni di Riva del Garda, in cui raccontava che una sua amica - almeno così la credeva prima di questa vicenda - con cui si era confidato su alcune scappatelle avute mentre stava organizzando il matrimonio.
Lei, l’«amica», lo avrebbe minacciato di rivelare tutti i suoi segreti alla futura moglie, a meno che non le avesse dato 3.000 euro per il suo silenzio.
Con la denuncia sono scattati gli accertamenti sulla ragazza, una 23enne di Rovereto, incensurata, commessa in un locale di Riva del Garda.
Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Rovereto i Carabinieri hanno assistito all’incontro tra la vittima e l’estortrice, avvenuto nel negozio dove lei lavora.
Prima della consegna dei soldi un ultimo tentativo del ragazzo di farla desistere dai suoi propositi o avere quantomeno la certezza che quel pagamento sarebbe stato sufficiente per non aver problemi con la fidanzata, ma alle nuove minacce i soldi sono stati consegnati.
Lì è scattato l’arresto della barista, colta il flagranza di reato e subito condotta in Caserma.
Dopo le formalità di rito è stata portata agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
La ragazza non ha voluto chiarire il motivo del suo gesto, se legato a questioni economiche o di risentimento verso il ragazzo. Ma è del tutto ininfluente.
La Procura ora dovrà convalidare l’arresto entro cinque giorni e poi decidere per un’eventuale misura cautelare a carico della giovane.
I soldi, interamente recuperati, sono stati restituiti al futuro sposo, che potrà continuare ad organizzare la cerimonia fissata per la fine di dicembre.
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