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Riva del Garda, giornata del vigili del fuoco

I dati di un anno di un'attività cresciuta del 30%

I vigili del fuoco sono un riferimento sul territorio, in particolare sulle rive del Garda. Basta dare un’occhiata ai numeri e agli interventi effettuati dai vigili del fuoco della caserma di Riva del Garda.
Oggi c’è tra l’altro un appuntamento importante, con la giornata del vigile del fuoco in programma fino alle 18 presso la caserma dei vigili del fuoco di Riva del Garda in viale Rovereto.
Il comandante dei vigili del fuoco di Riva del Garda, Graziano Boroni, e l’intero corpo illustreranno le attività che vengono svolte.
 
 L’ATTIVITÀ 
Il corpo di Riva del Garda conta 55 vigilessee vigili, 15 allievi, oltre che da vigili di complemento e fuori servizio. I turni settimanali sono coperti da cinque squadre che si danno il cambio ogni lunedì sera.
La squadra è composta da 11 vigili del fuoco ed ha al suo interno vigili dotati di patenti ed abilitazioni per svolgere tutti gli interventi che potrebbero accadere.
I 55 vigili da inizio 2017 ad oggi hanno portato a termine 831 interventi per un totale di 11597 ore uomo. Nello stesso periodo del 2016 gli interventi erano 636 per 10320 ore uomo.
Un incremento del 31% per quanto riguarda gli interventi e del 13% per quanto riguarda le ore uomo. Nessuna categoria di intervento ha segnato un trend globalmente negativo.
Nello specifico, se si fa riferimento agli interventi, si scopre una flessione sugli incendi abitazione (-50%), sugli incendi confinati (-55%), sugli incidenti lievi (-29%), sulle fughe di gas (-15%), sulle aperture porte (-13%), sui supporti agli elicotteri dell’elisoccorso (-7%).
 
Il supporto a elisoccorso non è solamente aprire il cancello del campo sportivo, dove atterrerà l’elicottero, è molto di più!
È riuscire in 8 minuti, ovvero il tempo che l’elicottero impiega per il tragitto aeroporto di Mattarello-Riva del Garda, ad essere nel posto stabilito per l’atterraggio dell’elicottero o per il verricello del personale anche in condizioni di traffico intenso.
È supportare il personale medico ed infermieristico dell’elicottero nel trasporto delle attrezzature medicali direttamente nell’abitazione del paziente ed infine aiutare l’equipe medica a trasportare il ferito verso l’elicottero in mancanza dell’ambulanza.
Per contro si è triplicato il numero delle ricerche persona, si sono più che raddoppiati gli incendi di autoveicoli, in questa estate calda e secca dove non sono mancati i forti temporali i tagli pianti sono aumentati del 420% (portandosi dai 10 del 2016 ai 52 del 2017), anche le bonifiche insetti sono aumentate del 124%.
 
I valori che restano stabili sono quelli relativi all’addestramento che si attesta sui 150 momenti in questi otto mesi, la media dice che sono più di 4 momenti formativi ogni settimana. Valori sicuramente alti.
Per la formazione e l’abilitazione all’uso di attrezzature specifiche quali autogru, autoscale o muletti è stata fondamentale la collaborazione col corpo di Arco, guidato dal comandante Stefano Bonamico.
Analizzando gli interventi si nota che quelli fuori provincia sono passati dai 9 del 2016 ai 30 del 2017. Gli interventi fuori provincia del corpo di Riva del Garda interessano le regioni Lombardia e Veneto e nello specifico i comuni di Limone, Tremosine e Malcesine.
Per quanto riguarda il comune di Nago-Torbole, dopo l’avvio della gestione associata del servizio antincendi da parte del corpo di Riva del Garda nel comune di Nago-Torbole, sono 140 gli interventi eseguiti in questo comune nel 2017. Erano stati 60 nel 2016.
 
Da questa sequenza di numeri si capisce subito che l’impegno per i 55 vigili del corpo di Riva del Garda è sicuramente gravoso, la media dice che ogni due giorni accadranno sette interventi. Ma la media, si sa, sbaglia!
Nei giorni dei forti temporali si sono portati a termine più di trenta interventi al giorno! In questi casi è stata fondamentale la sinergia tra il corpo di Riva del Garda ed i corpi limitrofi, in particolare è forte la collaborazione col corpo di Tenno guidato dal comandante Massimo Marocchi.
Durante il temporale di domenica 6 agosto è stato richiesto anche il supporto dell’autopiattaforma del distretto della Vallagarina di stanza a Mori per procedere alla rapida riapertura della Gardesana completamente bloccata dalla caduta di alberi.
 
Proprio nei momenti delle burrasche si fa sentire un’altra specificità del territorio altogardesano e del corpo di Riva, ovvero i soccorsi sul lago.
Recupero di imbarcazioni in difficoltà, ricerca di persone, bonifica dei materiali trasportati dalle piene del Sarca.
per questi interventi servono prima di tutto vigili del fuoco dotati di patente nautica per poter pilotare una imbarcazione ma anche dotati di abilitazione al salvataggio.
Molti vigili del fuoco del corpo di Riva del Garda hanno conseguito il patentino di Bagnino superando prove molto selettive da parte di organismi di attestazione riconosciuti a livello mondiale.
Per i soccorsi sul lago attualmente il corpo ha in dotazione solo un gommone. Completano la dotazione nautica una moto d’acqua e un motoscafo utilizzato prevalentemente per lavoro.
È stata finanziata anche una nuova imbarcazione da soccorso che andrà ad integrare la flotta.

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