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Collegamento Passo S. Giovanni-Cretaccio: storico via ai lavori

Oggi una cerimonia con il presidente Ugo Rossi, gli assessori Gilmozzi e Mellarini e gli amministratori locali: è l'appalto principale

A dicembre c'era stata la consegna lavori del primo lotto di un'opera fondamentale per la viabilità dell'Alto Garda, oggi invece la posa della prima pietra dell'appalto principale.
Stiamo parlando dell'intervento complessivo di realizzazione del collegamento stradale Passo San Giovanni-Cretaccio: oggi a Nago-Torbole, nei pressi del cantiere a Passo San Giovanni, si è tenuta la cerimonia di consegna all'Associazione Temporanea di Imprese che si è aggiudicata l'appalto, il Consorzio Stabile sac Costruzioni Società Consortile e Martinelli & Benoni srl, alla presenza del presidente Ugo Rossi, dell'assessore alle infrastrutture e ambiente Mauro Gilmozzi, dell'assessore Tiziano Mellarini, nonché del dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture e Mobilità Raffaele De Col assieme al dirigente di Apop - Serv.
Opere Stradali e Ferroviare Mario Monaco; numerosi anche i sindaci e gli amministratori dell'Alto Garda e di Mori, fra cui il sindaco di Nago Torbole Gianni Morandi e il presidente della Comunità Mauro Malfer.
 
«Sono contento di poter essere qui oggi – ha esordito il presidente Rossi – abbiamo mantenuto l'impegno preso con le amministrazioni per un'opera ampiamente attesa da tutta la comunità, che garantirà non solo uno snellimento del traffico, ma anche una maggiore attrattività del territorio.
«Dobbiamo costruire, tutti assieme - ha proseguito il presidente rivolgendosi ai sindaci - una viabilità del futuro per tutta la Busa, al servizio dei residenti e in grado di far diventare ancora più competitivo il sistema turistico; avete al vostro fianco una Provincia che dialogherò con voi e vi sosterrà nella vostra idea di sviluppo futuro.»
 

 
«Abbiamo vinto questa sfida – ha quindi proseguito l'assessore Gilmozzi – una sfida che comprende un insieme di opere a servizio dell'Alto Garda e dell'intero Trentino.
«Sono già partiti i lavori della prima unità funzionale del Collegamento, con la viabilità interna a Sant'Isidoro, ora stiamo dando avvio alla parte principale dell'intervento, il tunnel, ma sono in corso anche i lavori alla discarica della Maza, con la bonifica del primo lotto e con la fase di aggiudicazione del secondo, che ci consentirà di procedere con la parte più delicata di questo progetto stradale, quello fra la Maza e il Cretaccio.
«Il progetto c'è – ha aggiunto l'assessore – si tratta solo di definirlo nei dettagli, un passaggio che vogliamo fare assieme al territorio, in una fase partecipata e condivisa.
«Infine voglio ricordare che proprio recentemente abbiamo approvato gli interventi di sistemazione della viabilità nella zona di Loppio, funzionali al Collegamento Passo San Giovanni-Cretaccio.
«Ma anche la ciclabile del Garda, con il primo lotto già in fase di avvio, che collegherà Riva del Garda a Limone, un progetto di grande qualità e bellezza, funzionale al sistema complessivo della viabilità.»
 
La posa della prima pietra è stata anche l'occasione per precisare la prosecuzione delle unità funzionali successive, in particolare per il collegamento tra la Maza e il Cretaccio.
L'intervento dal costo stimato di 12 milioni di euro, la cui progettazione e appalto sono previsti indicativamente entro due anni, sarà curato dal Servizio Opere stradali e ferroviarie della Provincia autonoma di Trento e sarà sviluppato con la formula del gruppo misto di progettazione, attraverso il quale saranno coinvolti i principali attori territoriali nelle scelte paesaggistiche.
Funzionale a questo progetto, è la bonifica della discarica della Maza: il primo lotto di bonifica, per un importo totale di 1,8 milioni di euro, è già stato avviato e si concluderà entro l'anno, i lavori del secondo, pari a 23 milioni di euro, sono in fase di aggiudicazione, il cantiere partirà entro l'anno.
 

 
 Secondo Collegamento Passo San Giovanni-località Cretaccio 
Si tratta dell'appalto principale del Collegamento stradale fra il Passo San Giovanni, a Nago Torbole, e la località Cretaccio ad Arco.
Nel mese di dicembre era stato consegnato la prima delle quattro Unità Funzionali Autonome in cui si articola l’intervento complessivo, riguardante la realizzazione della viabilità interna a San Giorgio, nella tratta di via Sant'Isidoro.
Questa è la seconda unità, articolata in tre parti principali: intersezione sulla statale 240 in località San Giovanni, nel Comune di Nago-Torbole; galleria con piattaforma stradale a tre corsie, comprensiva di cunicolo di sicurezza; intersezione in località «Maza» a mezzo rotatoria, che si collega alla viabilità esistente tramite una bretellina, una galleria di svincolo ed una rotatoria di connessione, prevista sulla statale 240 dir.
 
 Descrizione dell'opera 
L'intersezione sulla statale 240 in Località San Giovanni, nel Comune di Nago-Torbole, è costituita da una rotatoria posizionata sul lato destro della statale 240 per chi proviene da Mori, con raggio pari a 20 metri.
La strada principale ha una carreggiata con larghezza complessiva di 10,5 metri, mentre la carreggiata nel tratto di raccordo con il passo San Giovanni presenta una larghezza complessiva pari a 8,5 metri.
L’opera include l’adeguamento della viabilità comunale esistente di accesso alla zona industriale Mala, per uno sviluppo di 745 metri.
 
Il tunnel ha uno sviluppo complessivo di 2.791 metri, di cui 2713 scavati in naturale e 78 metri costituiti da brevi tratti iniziali di galleria artificiale.
Dopo un’ampia curva con raggio di curvatura di circa 530 metri, subito dopo l’ingresso nell’ammasso roccioso al passo San Giovanni, l'andamento è quasi rettilineo sino all’imbocco sul lato della Maza.
La pendenza massima del tunnel è pari al 5%. La galleria naturale e quella artificiale hanno piattaforma costituita da due corsie di marcia da 3,75 metri nelle due direzioni, da una corsia aggiuntiva di 3,50 metri in salita per veicoli lenti e banchine da 1,50 metri.
La piattaforma pavimentata complessiva ha quindi una larghezza di 14 metri. Ai lati della carreggiata sono previsti profili antiurto, mentre le piazzole di sosta sono collocate fra loro a una distanza di 600 metri per ogni senso di marcia.
La via di fuga è costituita da un cunicolo di sicurezza, distinto rispetto al tunnel stradale, con un diametro di 5 metri, il cunicolo è collegato alla galleria stradale tramite by-pass pedonale in corrispondenza di ogni piazzola di sosta, cosicché ogni 300 metri si trova un’uscita di emergenza.
 
La parte d'opera galleria termina sul lato di Arco con la rotatoria che ha un diametro di 20 metri, posizionata nell’area dell’esistente impianto di discarica «Maza», circa 70 metri a valle rispetto alla statale 240 dir.
La rotatoria in località Maza è collegata alla soprastante rotatoria, prevista sulla statale 240 dir, da una bretella stradale che si sviluppa per 620 metri lungo la fascia di versante compresa tra il confine di monte della discarica e la soprastante strada statale.
La pendenza media è del 4,6%, con pendenze massime del 6,5%. Nel tratto terminale le due corsie della bretella stradale si diramano e si raccordano in maniera indipendente con la statale 240 dir: la corsia in uscita entra nella galleria di raccordo, attraversando la strada esistente in sotterraneo, e si immette in rotatoria sul lato di monte, mentre la corsia di senso opposto si diparte dalla corsia a salire della statale 240. La carreggiata nei tratti della bretella di raccordo con la statale 240 dir presenta una larghezza complessiva di 8,5 metri.
 

 
 Dati tecnico-amministrativi 
- progettista: ing. Mario Monaco
- direttore lavori: ing. Carlo Benigni
- coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione: geom. Franco Micheli
- aggiudicazione appalto principale: Associazione Temporanea di Imprese tra Consorzio Stabile sac Costruzioni Società Consortile (capogruppo) e Martinelli & Benoni srl (mandante)
- costo complessivo dell’opera: 107.500.000 euro, 85.260.801,08 euro per lavori distribuiti sui 3 appalti sequenziali comprensivi di oneri per la sicurezza, e 22.239.198,92 euro per somme a disposizione.
- tempo di esecuzione: il tempo utile per l’ultimazione dei lavori è fissato in giorni 1275 naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna definitiva, comprensivi delle ferie contrattuali e giorni di andamento stagionale sfavorevole, questi ultimi quantificati in complessivi giorni 75.

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