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Arco, nome in codice «Pablo»: individuato e arrestato

Un lucano residente ad Arco da 3 anni spacciava davanti alle scuole. In casa gli hanno trovato 3 kg. di hashish di ottima qualità

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Il Maresciallo Maggiore Giorgio Dal Rì.

La Stazione Carabinieri di Arco, con l’inizio dell’anno scolastico e come ogni anno, del resto tutta l’Arma dei Carabinieri, predispone servizi di vigilanza e prevenzione nelle vicinanze di tutti gli istituti scolastici.
Questi servizi specifici, svolti anche in abiti civili, hanno permesso di segnalare al Commissario di Governo 6 ragazzi trovati in possesso di alcuni grammi di stupefacente nei pressi di alcune scuole, del centro giovani «cantiere 26» e dell’area cani di via Pomerio.
Le prime indagini hanno indirizzato i militari verso un giovane italiano che sulla piazza era noto con il nome di «Pablo».
 
L’uomo non frequentava i locali pubblici della zona, ma si recava a piedi o a bordo di una bicicletta nei pressi delle scuole superiori e nelle aree cantiere 26 e Sarca Bau Beach sempre ad orari diversi e senza mai farsi notare e dopo il contatto con giovani si dileguava per tragitti impervi e sentieri (percorreva anche i percorsi per la salita al Castello di Arco).
Pertanto, i militari dell’Arma arcense hanno iniziato una serie di servizi di Osservazione, controllo e pedinamento che dopo alcune settimane hanno permesso di scovare il domicilio di “Pablo”, un appartamento all’interno di un residence nel centro arcense.
 
Quindi i militari della Stazione di Arco con l’ausilio dell’unità cinofila dei Carabinieri di Laives (con il nuovo «carabiniere» a quattro zampe, una Malinois di nome Heni) hanno atteso il giovane uscisse di casa.
Alle 10:00 quando è uscito per gettare la spazzatura scattava il blitz.
Bloccato e identificato, si procedeva a perquisizione personale e domiciliare.
L’uomo molto sicuro di sé, ha subito dichiarato di avere alcuni grammi di hashish in casa ma null’altro. Solo per uso personale.
 
Immediatamente consegnava un grinder (oggetto per sminuzzare la marijuana) e 4 pezzi di hashish del peso complessivo di 20 grammi, ma i militari, non contenti, hanno deciso di proseguire con l’atto perquisitorio e, grazie, anche al fiuto di Heni che si è soffermata con eccessiva insistenza in camera da letto puntando un quadro a muro (raffigurante il paesaggio lacustre).
 
Dietro i Carabinieri hanno trovato celata una cassaforte.
Fatta aprire, all’interno hanno trovato custodito il tesoretto di «Pablo», consistente in ben 27 panetti di sostanza stupefacente del tipo «Noir» del peso di grammi 105 cadauno (particolare tipo di stupefacente di recente fabbricazione nelle farm marocchine con alta percentuale di olio di hashish che ne aumenta il principio attivo), ½ panetto della medesima sostanza di grammi 50, taglierini e bilancino di precisione digitale per preparare le dosi e materiale per il loro confezionamento - per un totale di 3 chilogrammi.
Inoltre, si rinvenivano 3 carte di pagamento poste pay evolution che venivano sequestrate per i successivi accertamenti.
 
La sostanza stupefacente all’ingrosso vale dai 3.000-3.500 € al kg per una vendita al dettaglio dai 10-12 € al grammo.
Quindi l’uomo, identificato in 21enne di origini lucane, pregiudicato, disoccupato (era giunto in Trentino alla ricerca di un’occupazione nel settore alberghiero ma non si è mai iscritto in alcun centro per l’impiego provinciale) è stato arrestato per detenzione ai fini dello spaccio di ingente quantità di sostanza stupefacente e tradotto alla Casa Circondariale di Spini di Gardolo a disposizione del Dott. Giorgio Valerio Davico, Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto.

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