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Riccardo Schweizer al MAG: Tempesta sul Lago

Inaugurazione della mostra curata da Gabriele Lorenzoni e Maurizio Scudiero

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E' stata inaugurata oggi venerdì 5 giugno, a partire dalle 18.00 al Museo di Riva del Garda, la mostra dedicata all'artista trentino Riccardo Schweizer, curata da Gabriele Lorenzoni e Maurizio Scudiero, in collaborazione con Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, sostenuta da Montura, Menz & Gasser, Cantina Franz Haas, Comunità di Primiero, Garda Trentino.
La mostra si propone di riportare a casa La tempesta sul lago, opera di alto significato per il contesto gardesano, realizzata da Riccardo Schweizer (Mezzano di Primiero 1925 - Casez 2004) nel 1962 con la tecnica dell’affresco come decorazione della hall dell’Hotel Ideal di Limone sul Garda.
Alcun i anni fa la struttura è stata demolita e l’opera salvata, tramite la tecnica dello strappo d’affresco, grazie all’interessamento e alla generosità del Comitato Riccardo Schweizer.
L’opera, in deposito presso la Fondazione Bruno Kessler di Trento, torna così nell’ambiente per cui era stata concepita.
 
Il Lago di Garda non è visto dall’artista attraverso gli occhi stereotipati del turismo di massa, ma dal punto di vista di chi vive e comprende a fondo il delicato ecosistema lacustre: Schweizer non indulge in una visione paesaggistica fiabesca, ma insiste sul tema drammatico della tempesta, capace di fare vacillare le certezze umane, che si devono arrendere alla forza della natura.
Fatica e dramma, architettura tradizionale e rispetto per l’ambiente naturale, superiorità della natura sull’uomo e inquietudine sono i temi che emergono dal grande affresco, introdotto da un’ampia selezione di opere degli anni immediatamente precedenti la sua realizzazione, che aiutano lo spettatore a entrare in contatto con gli esiti più alti della stagione cubista dell’artista trentino.
Accanto a La Tempesta sul Lago trovano spazio in mostra oltre venti opere dell'artista degli anni Cinquanta e inizio Sessanta, quelli cioè più vicini alla poetica del post-cubismo Picassiano.
 
Rientrato in Trentino da Vallauris in Costa Azzurra, dove fra la fine degli anni Quaranta e i primi Cinquanta la sua frequentazione con Picasso lo colloca in una situazione privilegiata per lo sviluppo della sua arte che si allinea a quella del grande maestro, Schweizer aggiorna in questo decennio la propria sintassi cubista con la plasticità scultorea delle rocce che compongono le montagne del suo Primiero, rivolgendo la sua attenzione al territorio, a un mondo di architettura rurale che stava scomparendo con l’avanzare della modernità e alla continua ricerca di analogie tra il corpo femminile e la geologia del territorio.
Un viaggio virtuale dunque quello proposto da questa mostra, dalla Costa Azzurra dove agli inizi degli anni Cinquanta Schweizer si abbevera alle sacre fonti cubiste con lunghi periodi di permenenza a contatto con Picasso, al Lago di Garda, dove nel decennio successivo vede la luce il grande affresco La Tempesta sul Lago, un viaggio attraverso il quale il MAG intende proseguire nello studio e nella valorizzazione del paesaggio gardesano, di volta in volta esaminato attraverso le lenti dell'arte, dell'archeologia e della fotografia per scoprire le complesse relazioni fisiche, culturali ed emotive tra l'uomo e l'ambiente nel corso dei secoli.

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