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Liste di attesa: coinvolte le strutture private convenzionate

Lo ha deciso la Giunta provinciale di Trento per le prestazioni specialistiche arretrate e per soddisfare la nuova domanda. Però aumentano le tariffe sino a fine anno

«Una delle conseguenze del lockdown è stato l'inevitabile allungamento dei tempi delle liste di attesa, in particolare per quelle prestazioni che non è stato possibile ricorrere alla telemedicina, – spiega l'assessore alla salute. – Per questo, a luglio, avevamo previsto, fra gli obiettivi della direzione generale di Apss, non solo il contenimento dei tempi di attesa, ma anche la necessità di un programma di azioni organizzative e gestionali per lo smaltimento delle prestazioni specialistiche arretrate e per soddisfare la nuova domanda che contemplasse il coinvolgimento delle strutture private.
«Da una prima valutazione – conclude l'assessore – il fabbisogno di visite ambulatoriali è stimabile, ad oggi, in circa 12.000. Con questa deliberazione chiediamo alle strutture private di contribuire al loro smaltimento nel più breve tempo possibile.»
 
Oggi la Giunta provinciale ha quindi dato mandato all'Apss di coinvolgere e responsabilizzare le strutture private accreditate e convenzionate con il servizio sanitario provinciale per contenere i tempi massimi di attesa delle visite relative a cardiologia, dermatologia, otorinolaringoiatria, oculistica, pneumologia e neurologia, mantenendo la compartecipazione a carico degli assistiti ai livelli attuali.
 
Con lo stesso dispositivo, l'esecutivo ha stabilito di aumentare temporaneamente, fino al 31 dicembre 2020, le tariffe previste dal nomenclatore tariffario provinciale delle prestazioni ambulatoriali sia della prima visita che della visita di controllo per le discipline previste.
Questo sia in ragione dello sforzo richiesto alle strutture di erogare parte del fabbisogno di visite entro un lasso di tempo breve, sia per la necessità di garantire le necessarie condizioni igienico-organizzative quali la gestione dell'affollamento delle sale di attesa e del paziente in ambulatorio, nonché la sanificazione degli ambienti.
La spesa derivante dal provvedimento è in parte ricompresa nelle assegnazioni già disposte a favore dell'Azienda sanitaria e in parte deriva dalle risorse sulle voci dell'assistenza ospedaliera e specialistica privata non utilizzate per via della sospensione delle attività durante il lockdown.
Come già evidenziato il ticket per i cittadini rimane invariato.

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