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Lucia Coppola: «Il vaccino antinfluenzale è introvabile»

E meno male che qualcuno se ne è finalmente accorto: è da un mese che lo diciamo!

Abbiamo scritto più volte che i vaccini antinfluenzali, tanto caldeggiati dalla Pubblica amministrazione, non ci sono.
Il medico di base dice di riprovare tra una settimana, la farmacia dubita che arrivino effettivamente.
L’APSS, più volte interpellata da noi in proposito, non ci ha mai risposto: è evidente che sono esauriti.
Come avevamo scritto un mese fa, la Sanità ha fatto il conto senza l’oste». Cioè ha esortato la gente a vaccinarsi, quando in realtà non c’erano vaccini a sufficienza.
Sappiamo che la pianificazione di una campagna vaccinale deve cominciare mesi e mesi prima dell’autunno ma, verosimilmente, lo sapevano anche le autorità sanitarie.
Finirà che si farà il vaccino anticovid per capire se l'influenza che si prende è qualla stagionale.
Oggi finalmente l’interrogazione e il comunicato che riportiamo qui di seguito.

Il 31 ottobre scorso ho interrogato la Provincia in merito alla carenza di dosi dei vaccini antinfluenzali.
Quest’anno l’Azienda sanitaria ha avviato in grande anticipo la campagna «iomivaccino», invitando la popolazione trentina a vaccinarsi al più presto contro l'influenza stagionale, per evitare la comorbilità con il Covid-19 e per permettere ai medici di fare diagnosi differenziate.
Durante la presentazione della campagna il direttore sanitario ha spiegato che quest'anno erano state acquistate più del doppio di dosi di vaccino rispetto allo scorso anno (circa 170.000).
Da un mese vi è una grave carenza di dosi di vaccino. Se fino a quindici giorni fa i medici di base invitavano a telefonare i primi giorni di novembre per prendere l’appuntamento, ora rispondono che sono ancora totalmente sprovvisti delle dosi di vaccino e sono all’oscuro se arriveranno o meno.
 
Si nota una certa discrepanza tra l'invito a vaccinarsi il più presto possibile e la mancanza delle dosi vaccinali. I trentini in attesa sono preoccupati.
Se, speriamo tra non molto, si dovrà eseguire una vaccinazione di massa contro il Covid 19, questi inconvenienti non posso essere considerati marginali ma manifestazione di una disorganizzazione non più tollerabile.
Ciò premesso, rinnovo al Presidente della Provincia i quesiti posti nell'interrogazione precedente, alla quale non ho ancora ottenuto risposta, per sapere:
 
- le motivazioni della grave carenza di dosi vaccinali;
- sulla base di quali criteri l' Apss ha deciso il numero di dosi di vaccino da ordinare;
- se il quantitativo di vaccino che l'Apss ha richiesto è stato immediatamente consegnato o se vi sono stati ritardi;
- in caso di ritardi nelle consegne, quali sono le motivazioni;
- quali azioni intende intraprendere per assicurare una esauriente copertura vaccinale per la popolazione trentina, come auspicato a fine settembre dall'azienda sanitaria.
 
Cons. Lucia Coppola

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