Il segretario provinciale UILFPL Sanità risponde a Segnana
Giuseppe Varagone rimanda al mittente le accuse mosse, tramite stampa, dall’Assessore Stefania Segnana, riguardante la mancata assunzione in Apss
Qui di seguito riportiamo pari pari il comunicato inviato alle redazioni dal segretario provinciale UILFPL Sanità, Giuseppe Varagone, per rispondere a quanto dichiarato dall'assessore Stefania Segnana, sempre tramite stampa. |
La UIL FPL Sanità rimanda al mittente le accuse mosse, tramite stampa, dall’Assessore alla Salute e Politiche Sociali, Stefania Segnana, riguardante la mancata assunzione in Apss.
(Vedi il nostro servizio dedicato)
Come Organizzazione Sindacale nella riunione tenutosi il giorno 16 novembre, abbiamo detto di no ad una proposta prendere o lasciare.
Al contrario di quanto dice l’Assessore Segnana che alcune sigle sindacali bloccano le assunzioni non corrisponde a verità.
In virtù del fatto oltre che vi è in atto una graduatoria per l’assegnazione a coprire posti a tempo determinato e indeterminato, la scrivente ha anche inviato missive per sollecitare assunzioni e mai corrisposte.
Inoltre bisogna far presente che se all’interno della graduatoria ci sono 36 Infermieri che attualmente lavorano nelle RSA Trentine, di certo non deve essere il Sindacato con un accordo a vincolare la decisione del singolo Professionista dove prestare il proprio servizio.
Chiediamo all’Assessore invece di porgersi una domanda… perché questi Professionisti hanno deciso di partecipare ad un concorso per cambiare Ente di lavoro?
Invitiamo l’Assessorato alla Salute ad intervenire presso l’Apss per dare risposta alle molteplici missive inviate da questa Organizzazione Sindacale sul problema dei contagi tra Operatori Sanitari dovuta alla mancanza di un coordinamento centrale nella fattispecie riguardante l’assegnazione di DPI idonei (ad es. no mascherine chirurgiche si mascherine FFP2) ed uno screening programmato sull’esecuzione dei tamponi da suddividere in base alla categoria di rischio biologico, con frequenza settimanale, bisettimanale e mensile.
Ci preme segnalare che nell’Ospedale Santa Chiara mancano addirittura i camici di ricambio del Personale, cosa inaccettabile difronte ad una pandemia in atto, in considerazione che l’abbigliamento di lavoro deve essere sostituito a fine turno per ovvi motivi igienici e di contagio.
Conclude Varagone, auspicando che le istituzioni preposte si attivino per l’immediata assunzione di personale in Apss così da far fronte ad una situazione di forte stress psicofisico, l’adozione di provvedimenti per riconoscere l’indennità di malattie infettive, Bonus Covid 2 e l’applicazione del CCPL 2016/2018 parte economica e normativa.
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