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Le Istituzioni nella Giornata nazionale del personale sanitario

Mattarella: «Riconoscenza verso coloro che si trovano in prima linea nel fronteggiare l’emergenza pandemica» – Il «grazie» dell’assessore Segnana

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, il messaggio che segue.

La prima Giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato costituisce una importante occasione per rinnovare la più profonda riconoscenza del Paese verso tutti coloro che con professionalità e abnegazione si sono trovati, e tuttora si trovano, in prima linea nel fronteggiare l’emergenza pandemica che, a distanza di poco più di un anno dalla sua comparsa, ancora ci affligge.

Fin dall’inizio della diffusione del virus, il personale sanitario si è dimostrato all’altezza di una minaccia di così vasta portata, impegnandosi al meglio, con tutti gli strumenti a disposizione, al fine di evitare che l’epidemia precipitasse in una catastrofe irreversibile.

È stato un impegno contrassegnato da difficoltà e sofferenze: moltissimi operatori hanno contratto il virus e tante sono le vittime che abbiamo dovuto piangere tra medici e infermieri. Soprattutto a loro va dedicata questa Giornata.

Il nostro sistema sanitario nazionale, pur tra le tante difficoltà, sta fronteggiando una prova senza precedenti e si dimostra più che mai un patrimonio da preservare e su cui investire, a tutela dell’intera collettività.
Per queste ragioni rivolgo, a nome di tutti gli Italiani, un saluto riconoscente a tutto il personale sanitario ed esprimo commossa vicinanza ai familiari dei caduti per la salvaguardia della salute di tutti noi.

Quello che segue invece è il commento dell’assessore alla salute Stefania Segnana in occasione della Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socio assistenziale e del volontariato.

Oggi il nostro pensiero va a tutte le persone che, con grande professionalità, ma anche con un senso del dovere che ha vinto i legittimi dubbi e paure, hanno portato soccorso, cura e conforto ai purtroppo numerosi nostri concittadini che si sono misurati con la pandemia.

Ci rivolgiamo a loro con gratitudine e con la consapevolezza che è soprattutto merito di chi è stato e ancora è in prima linea se possiamo dire che la nostra sanità ha retto l’urto e la nostra comunità può oggi affrontare con rinnovata speranza la fase delle vaccinazioni.

Anche le professioni sanitarie hanno pagato un pesante tributo al Covid -19. È quindi giusto ricordare il loro sacrificio, assieme alle sofferenze di chi è stato colpito dalla malattia, e stringersi idealmente, come si è fatto oggi negli ospedali trentini e come si farà anche in piazza Duomo a Trento, alle vittime della malattia e alle donne e uomini delle professioni sanitarie.

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