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L’APSS può delineare il nuovo Regolamento di organizzazione

Servizi sanitari vicini al cittadino: tracciata la nuova cornice per la riorganizzazione

Ridefinito il modello della sanità trentina, basato sul ripristino e potenziamento dei distretti sanitari per avvicinare i servizi al cittadino e garantire omogeneità delle cure attraverso un’unica rete ospedaliera, in un’ottica di «ospedale policentrico».
La riorganizzazione proposta dalla Giunta per l’Azienda provinciale per i servizi sanitari compie un passo decisivo.
La delibera, proposta dall’assessore alla salute, è stata approvata in via definitiva dall’esecutivo, al termine di un percorso che ha visto l’adozione in via preliminare e la presentazione oltre che alla IV Commissione consiliare, agli stakeholders del territorio, come la Consulta per la salute, le organizzazioni sindacali, il Consiglio sanitario e il Consiglio delle autonomie locali.
 
Con il provvedimento si supera definitivamente il modello organizzativo sperimentale introdotto per Apss nel 2016, per dare concreta attuazione alle indicazioni contenute nel programma di legislatura e al programma di sviluppo provinciale.
Documenti con i quali l’Amministrazione ha inteso puntare e valorizzare la prossimità all’utente nell’erogazione dei servizi territoriali e ospedalieri.
Numerosi i capisaldi, gli interventi e le strategie attraverso cui si attua la riorganizzazione. La finalità è rispondere alle criticità messe in luce dalla pandemia e non solo da quest’ultima, come anche valorizzare i punti di forza del sistema trentino.
 
Della riforma sono punti centrali il ripristino e il potenziamento dei distretti sanitari che attraverso l’istituzione delle reti professionali locali, i Dipartimenti e l’apporto dei professionisti della medicina convenzionata e delle altre professioni sanitarie, ivi compresi gli infermieri di famiglia, garantiranno prossimità delle cure ed un approccio integrato della presa in carico del paziente.
Altro punto di forza della riorganizzazione è il potenziamento del Dipartimento di prevenzione affinché tutti i momenti di contatto con le persone diventino occasioni per promuovere la salute, nonché l’organizzazione della Scuola di Medicina e Chirurgia di Trento in relazione all’avvio nel corso del 2020 del corso di laurea magistrale interateneo in medicina e chirurgia presso l’università di Trento.

Inoltre ogni ospedale sarà caratterizzato come ospedale di riferimento provinciale per alcuni percorsi attraverso la definizione di un «progetto di struttura», in un’ottica di complementarietà e sussidiarietà delle strutture nel rispetto delle esigenze locali, delle diverse funzioni e mandati di ciascun presidio ospedaliero oltre che delle esigenze dettate dalla stagionalità.

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