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Carenza di medici in Trentino, la preoccupazione del PATT

Demagri e Dallapiccola: «La medicina sul territorio è usata solo come slogan da campagna elettorale»

Il nostro giornale riporta ormai tutte le settimane lamentele dei lettori che protestano per il cattivo funzionamento della Sanità in Trentino.
Alla mancanza di un ospedale moderno e le prenotazioni con tempi impossibili, si aggiungono i problemi imposti dalla pandemia e, ultimamente, dalle sospensioni del personale non vaccinato.
Ecco cosa preoccupa i consiglieri del PATT.

«La medicina sul territorio usata solo come slogan da campagna elettorale», così i consiglieri provinciali PATT, Paola Demagri e Michele Dallapiccola, evidenziano la grande preoccupazione in Trentino, soprattutto nelle zone più periferiche, per la situazione dei medici di medicina generale e soprattutto per la gestione della carenza di sanitari da parte della Giunta provinciale.
I consiglieri provinciali del PATT, Paola Demagri e Michele Dallapiccola, hanno raccolto in questi giorni diverse segnalazioni in molte zone del Trentino.
«Sono arrivate molte segnalazioni di preoccupazione per la situazione della medicina sul territorio, tematica molto cara al governo provinciale in campagna elettorale ma che nei fatti non ha visto azioni concrete per risolvere i problemi.
«In particolare c’è grossa preoccupazione in Primiero, visto che a causa della carenza di medici non sarà possibile, se non per gli anziani tramite il medico di famiglia, nemmeno fare il vaccino anti-influenzale.
«Il CUP risponde che non ci sono date disponibili per vaccinarsi e non c’è in previsione alcuna soluzione», – queste le parole di Demagri, che da sempre è sensibile al tema e che più volte ha sollecitato la Giunta a trovare soluzioni per risolvere il problema della carenza dei medici.
 
«Anche a Mori ci sono problemi, dove la Guardia medica nel mese di novembre sarà attiva solamente il sabato e la domenica dalle 8 alle 20, mentre negli altri orari e per i giorni infrasettimanali non sarà attivo il servizio.
«Tutto queste stride con le promesse della Giunta – continua Demagri– e i territori si sentono abbandonati. Purtroppo tutte le promesse fatte e i proclami della Giunta non trovano riscontro, ma anzi, si assiste ad un impoverimento dell’assistenza con grande preoccupazione dei cittadini.
«È chiaro che la situazione sanitaria in generale è problematica anche a causa della carenza di personale dovuta alla situazione legata ai vaccini, ma non è certo riducendo i servizi che si risolve il problema.
«L’auspicio è che la Giunta si decida ad aprire un confronto con tutte le realtà coinvolte al fine di trovare una soluzione al problema per garantire i servizi e dare ai cittadini l’assistenza di cui hanno estremo bisogno.»

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