Pink First: dalle Filippine, Wheel Can Cerv – Di Luciana Grillo

L'associazione femminile internazionale diffonde i dati sul papilloma virus per suggerire la prevenzione tramite la somministrazione del vaccino

L’Inner Wheel è un’Associazione Internazionale femminile.
La presidente internazionale - Ebe Martines Panitteri - è una siciliana sposata con un veneto, appartiene al Distretto 206, di cui fanno parte anche i club del Trentino Alto Adige, ha coniato il motto «Pink First» ed ha indicato quattro priorità: Salute, Educazione/Istruzione, Opportunità, Empowerment.
Il 10 gennaio, in tutto il mondo, le socie celebrano l’Inner Wheel Day, si ritrovano in amicizia, manifestano la loro solidarietà e lo spirito di servizio che le anima.
 
La pandemia non permette celebrazioni comuni in presenza, eppure è necessario far sentire la voce di tante donne e far conoscere il grande progetto che, partito dalle Filippine, si sta diffondendo nel mondo: «Wheel Can Cerv» vuole prevenire il cancro cervicale tra donne e ragazze.
Le Filippine sono particolarmente colpite da questo male, le statistiche dicono che è il secondo cancro più diffuso, che circa 8.000 donne all’anno si ammalano e che più di 4.000 muoiono.
Oggi ben 194 Paesi del mondo si sono coalizzati per favorire la lotta contro questo cancro particolarmente crudele con le donne.
Nel 2018 ne ha colpito circa 600.000, uccidendone più della metà.
 
Le Presidenti degli Inner Wheel Club regionali (Loredana Bettonte Defant - II Wheel Club Trento Castello; Angela Maria Colella Mazza - II Wheel Club Trento; Carmen Maria Sacchiero Ballotta - II Wheel Club Rovereto) hanno deciso di diffondere questi dati e il progetto internazionale con lo scopo di informare sulla malattia, ma anche sulla concreta possibilità di prevenzione: in primo luogo va detto che quasi tutti i casi di cancro cervicale sono legati all’infezione da HPV o papilloma virus, trasmessa attraverso i rapporti sessuali.
 
Nei primi stadi, l’infezione è subdolamente silente, dunque è asintomatica.
Se scoperta e curata in ritardo, provoca la morte delle pazienti.
Però si può prevenire con il pap test e mediante la somministrazione di un vaccino; ne esistono di vari tipi, c’è il bivalente, consigliato per le femmine a partire dai 9 anni; c’è il quadrivalente, per femmine e maschi dai 9 anni; c’è infine il nonavalente, più efficace per vari tipi di cancro.
È bene vaccinare i giovani entro il 12° anno, prima che abbia inizio l’attività sessuale che oggi si presume cominci verso i 13 anni.
 
In Australia, dove la vaccinazione delle ragazze è stata effettuata a tappeto, i condilomi sono ridotti dell’85%.
Nei Paesi ricchi l’OMS stima che il tumore della cervice potrebbe essere eliminato entro il 2040; se la trasmissione avviene per via sessuale, è facile pensare che dove c’è maggiore povertà, dove l’attività sessuale si svolge in condizioni igieniche precarie, senza alcuna protezione, dove le donne partoriscono più volte che nei Paesi ricchi, la possibilità di ammalarsi di cancro è molto più alta.
Altri fattori di rischio sono il fumo e l’uso di contraccettivi orali.
 
L’Organizzazione Mondiale della Sanità si pone dunque tre obiettivi:
1) vaccinare il 90% delle ragazze entro i 15 anni di età;
2) predisporre lo screening per il 70% della popolazione femminile;
3) trattare il 90% delle donne allo stadio iniziale della malattia e il 90% con cancro invasivo.
 
L’importante, secondo gli II Wheel Club regionali, è diffondere questi dati, suggerire la prevenzione, consigliare alle mamme delle e degli adolescenti di informare serenamente i figli.

Nota: II sta per International Inner.