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CIMeC, invecchiamento attivo: la ricerca c’è

Il Centro Mente/Cervello dell’Università di Trento venerdì 21 settembre a Rovereto propone un incontro pubblico per individuare risorse, bisogni e priorità dell’età matura

Come proteggere il cervello dall’invecchiamento?
In che modo organizzare il lavoro per favorire benessere e ruolo attivo di chi ha un’età matura?
Come diagnosticare e trattare le demenze?
Se ne discuterà venerdì prossimo a Rovereto nell’incontro pubblico «Invecchiamento e ricerca. Prospettive per il territorio», organizzato dal Centro Mente/Cervello (CIMeC) dell’Università di Trento.
La conferenza, aperta ai ricercatori, ai clinici e alla cittadinanza, si svolgerà dalle 9.30 alle 12.30 nell’aula magna di Palazzo Piomarta (Rovereto – Corso Bettini, 84).
 
L’incontro prende le mosse dalle attività di ricerca che il CIMeC conduce sui temi dell’invecchiamento e ha anche lo scopo di presentarle al territorio.
C’è un progetto, co-finanziato dal Comune di Rovereto, mirato a verificare l’efficacia delle procedure di stimolazione cognitiva e cerebrale nell’invecchiamento sano.
A questo va aggiunto il lavoro diagnostico/riabilitativo svolto sulle demenze (al Centro di Riabilitazione Neurocognitiva, CeRiN del CIMeC di Rovereto) e quello finalizzato alla diagnosi precoce delle demenze (nel laboratorio di risonanza magnetica del CIMeC di Mattarello).
 
Il più recente è il progetto strategico coordinato da Veronica Mazza, di UniTrento (RARE-Net. Reversing Age and Resilience in the Elderly) che intende creare all’interno dell’Ateneo una rete interdipartimentale di ricercatori e ricercatrici che affrontino il tema dell’invecchiamento attivo e della plasticità cognitiva e neurale attraverso una prospettiva multidisciplinare.
Tale iniziativa è centrata sulla possibilità di sviluppare sistemi interni o esterni all’organismo per permettere di affrontare in modo flessibile alcune conseguenze legate all’invecchiamento.
Essa riguarderà sia ambiti psicologici, quali il benessere in ambito lavorativo, sia tecnologici, come lo sviluppo di sistemi intelligenti e personalizzati per la promozione di un invecchiamento fisico e cognitivo attivo.
 
Quali sono le attese? Carlo Miniussi, direttore del CIMeC, commenta così.
«Ci aspettiamo che gli esiti di queste aree di ricerca forniscano indicazioni utili per aumentare l’autonomia delle persone anziane nella vita quotidiana.
«Abbiamo l’opportunità di creare una rete che, attraverso la ricerca e la diffusione della conoscenza, crei le condizioni ideali per capire cosa dobbiamo fare per crescere e invecchiare in salute.
«Vogliamo condividere tutto ciò con il territorio perché possa dare spunto alle istituzioni locali per politiche e buone pratiche di invecchiamento attivo sul piano cognitivo e sociale.»
 
Il programma si aprirà alle 9.30 con i saluti istituzionali del direttore del CIMeC Carlo Miniussi, del rettore dell'Università di Trento Paolo Collini e di rappresentanti della Città di Rovereto e degli assessorati provinciali alla Salute e Politiche sociali e all'Università e Ricerca.
La conferenza proseguirà con gli interventi di Veronica Mazza (CIMeC) su «Invecchiamento attivo e cognizione»; Marco Canossa (CIBIO, Università di Trento) «Plasticità neurale nell’invecchiamento attivo»; Ilaria Carafa (Centro Agricoltura, Alimenti, Ambiente, FEM e Università di Trento) «Probiotici per la mente e per il sistema cardio-vascolare»; Silvia Fornasini (Centro ICT, FBK e DiPSCo, Università di Trento) «eHealth per l'invecchiamento attivo»; Franco Fraccaroli (DiPSCo, Università di Trento) «Job design per lavoratori maturi»; Costanza Papagno (CeRiN) «Sviluppo di nuovi strumenti di diagnosi e trattamento nell’invecchiamento patologico»; Enrico Nava (APSS Trento) «Come il servizio sanitario si accinge ad affrontare l’invecchiamento».
 
Interverrà, infine, Nicoletta Berardi (Università di Firenze e Istituto di Neuroscienze CNR Pisa) con «La palestra della mente: fattori protettivi per il cervello che invecchia».
La conferenza è aperta alla cittadinanza e l’entrata è libera fino all’esaurimento dei posti. L’evento è organizzato dal CIMeC con la collaborazione di: Alzheimer Fest; Associazione Italiana Malattia di Alzheimer AIMA, Rovereto; Apsp Clementino Vannetti; Rotary Club Rovereto. Il coordinamento scientifico è di Carlo Miniussi e Veronica Mazza del CIMeC.
Info.


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