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Le precisazioni dell'Assessorato alla Salute

«Efficientare i servizi razionalizzando la spesa non significa tagli»

I media locali, tra i quali l’Adigetto.it, hanno dato notizia nei giorni scorsi della lettera con la quale, il 30 aprile scorso, l'Assessorato alla Salute ha richiesto al Direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari (APSS) la predisposizione di un Piano di efficientamento contenente le possibili razionalizzazioni da operare alla spesa nel quadriennio 2020 -2023.
I resoconti giornalistici di altre testate, nei quali si parla di «tagli alla sanità», hanno indotto l'Assessorato alla Salute ad una serie di precisazioni e puntualizzazioni.
Ulteriore e distinta precisazione riguarda anche il finanziamento delle strutture sanitarie private.
 
 PIANO DI EFFICIENTAMENTO
Si tratta di un passaggio - premette l'Assessorato - che è stato condiviso con la Presidenza ai fini dell’impostazione della prossima manovra di bilancio 2020-2022, avuto riguardo alla futura decrescita complessiva del bilancio provinciale, dal momento che la spesa sanitaria vale oltre 1,3 miliardi di euro all’anno, pari a più di un quarto dell’intero bilancio.
«In buona sostanza – spiega l'Assessorato – è stato richiesto alla direzione aziendale lo sforzo di individuare e quantificare dal punto di vista tecnico i possibili e percorribili efficientamenti che consentono di mantenere in maniera stabile e duratura per il futuro l’equilibrio di bilancio.»
Così proseguono, nel merito, le precisazioni dell'Assessorato alla Salute.
«È di tutta evidenza che un piano di efficientamento per essere costruito presuppone alcune indicazioni e direttrici di minima, fra le quali vi sono gli obiettivi finanziari; in questo senso l'Assessorato ha ritenuto di stimare i valori target secondo una logica di progressività nel tempo e comunque in misura minore rispetto alla reale decrescita del Bilancio PAT - questa sì da considerarsi draconiana - se rapportata all’incidenza della spesa sanitaria sul totale anche tenuto conto, come noto, che la spesa sanitaria, per sua natura, è una tipologia di spesa in crescita fisiologica.»
 
Ciò premesso, ricorda la nota, occorre ricordare che la Giunta - Presidente ed Assessori - non possono esimersi dal valutare possibili strade di contenimento della spesa a fronte di una evidente e risaputa diminuzione delle risorse pubbliche a disposizione.
«Agire, al contrario, dimenticandosi questa scomoda verità sarebbe sì un comportamento incoerente e non in linea con le responsabilità in capo al Governo provinciale.»
Va inoltre ricordato - prosegue la nota - che la competenza sulla programmazione finanziaria e sulla programmazione sanitaria è in capo alla Giunta provinciale e pertanto risulta fuorviante parlare di tagli.
È invece corretto parlare di ipotesi tecnica di razionalizzazione della spesa sanitaria che il Direttore generale dell’APSS formulerà alla Giunta. E questo nell’ambito delle competenze gestionali e organizzative proprie di un organo tecnico quale egli stesso è.
Sarà infatti la Giunta provinciale che si assumerà la responsabilità politica di decidere se e quali azioni di razionalizzazione del piano potranno (o dovranno) essere attuate, nonché, naturalmente, il livello di finanziamento del nostro servizio sanitario provinciale per il prossimo triennio.
 
Per completezza viene segnalato che nel compito affidato al Direttore generale non poteva non essere contemplato, oltre alle diverse aree entrata e di spesa della gestione corrente, anche un focus sulle modalità di localizzazione, gestione e acquisizione delle tecnologie sanitarie, area questa assolutamente strategica per un sistema sanitario moderno ed efficiente.
In questo processo non verranno messe in discussione le politiche sugli ospedali periferici e sulle guardie mediche, come ben stabilito nel programma della maggioranza provinciale.
In relazione inoltre alle competenze del Direttore generale, viene ricordato infine che la Giunta provinciale aveva assegnato allo stesso, ai sensi dell’art. 26 della legge sulla tutela della salute, gli obiettivi annuali specifici per l’esercizio 2019.
Gli obiettivi annuali devono tradursi in azioni organizzative e gestionali finalizzati al miglioramento dell’efficienza del servizio sanitario provinciale da realizzare nell’anno di riferimento, che non comportano oneri aggiuntivi e rispetto ai quali la Giunta provinciale effettuerà la valutazione; si tratta quindi di azioni calate su un orizzonte temporale di breve e di brevissimo periodo che riguardano prevalentemente i processi.
«Pertanto la citata assegnazione degli obiettivi per il 2019 – conclude la nota – è indipendente dalla definizione del Piano di efficientamento quadriennale come quello richiesto.»
 
 FINANZIAMENTO ALLE STRUTTURE PRIVATE 
La Provincia - questa la prima precisazione dell'Assessorato - ad oggi ha mantenuto interamente i budget 2018.
«Nell'articolo apparso nei giorni scorsi su un altro quotidiano – afferma l'Assessorato – non si teneva conto che i budget delle strutture private, riportati nell'articolo stesso, dovevano essere ancora rivisti e assestati, cosa che poi si è perfezionata con la nuova intesa PAT-APSS-Strutture private 2018-2020 del 17 luglio 2018, recepita con delibera della precedente Giunta provinciale (delibera n. 1653 del 7 settembre 2018) a cui poi ha fatto seguito la deliberazione del Direttore generale dell'APSS.»

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