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Accoglienza dei senza dimora: a Trento 36 posti letto in più

La Provincia ha affidato la gestione della nuova struttura adiacente alla Residenza Fersina a Croce Rossa Italiana

È stato potenziato il numero complessivo di posti letto del sistema per l’accoglienza invernale di persone senza dimora.
Proprio ieri infatti sono stati aperti i due moduli abitativi adiacenti alla Residenza Fersina con 36 posti per l'accoglienza notturna.
La nuova struttura, affidata in gestione dalla Provincia a Croce Rossa Italiana, è inserita all’interno del sistema di accoglienza e fa seguito alle modalità e ai criteri stabiliti con il «Tavolo per l’inclusione sociale in favore delle persone in situazione di emarginazione» e in particolare allo sportello per l’accoglienza delle persone senza dimora.
 
L'assessore alla salute e politiche sociali, Stefania Segnana, nel ringraziare le persone e gli enti coinvolti, ha spiegato come questa organizzazione riesca a «dare una risposta attenta e rispettosa dei bisogni diversificati e complessi delle persone senza dimora».
Inoltre ha evidenziato che, anche quest'anno: «Viene garantita una particolare attenzione all’individuazione di posti dedicati a persone vulnerabili individuate dalla rete dei servizi e alle quali viene assicurata un’accoglienza durante il periodo invernale».
 
La programmazione per l’inverno 2021/2022, iniziata il 9 novembre scorso, ha visto l’implementazione di nuovi posti letto per step progressivi e vedrà la sua messa a regime entro la metà del mese di dicembre con l’attivazione di 228 posti complessivi tra uomini e donne.
Il sistema provinciale risulta pertanto coerente con gli esiti del percorso di co-programmazione che ha stabilito, attraverso un processo di confronto e condivisione tra enti pubblici e del terzo settore svolto da luglio a settembre, un numero minimo di posti letto pari a 160 implementabili sulla base del fabbisogno e compatibilmente con le risorse a disposizione.
 
Il numero raggiunto in questa stagione invernale con la messa a regime di tutti i posti, risulta inoltre, anche alla luce delle limitazioni legate alla situazione epidemiologica ancora in atto, superiore al trend dei posti letto messi a disposizione nel corso degli ultimi anni.
All’interno della programmazione provinciale è prevista anche l’attivazione, in caso di eventi atmosferici e/o naturali straordinari, di un piano emergenziale, condiviso nel tavolo per l’inclusione sociale a partire dal 2019 la cui eventuale implementazione sarà valutata in caso di necessità.
 
La programmazione provinciale assicura inoltre, nell’attuale situazione epidemiologica, l’attivazione di interventi e misure di prevenzione e contrasto del contagio nel rispetto delle «Linee di indirizzo per l’erogazione in sicurezza dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari in ambito domiciliare, semi-residenziale e residenziale connesse alla pandemia covid-19» e delle successive disposizioni provinciali anche attraverso l’individuazione di una procedura di gestione di casi sospetti e confermati covid dedicata al sistema di accoglienza per le persone senza dimora, in stretta collaborazione con l’Azienda sanitaria e con i medici volontari del Gr.I.S Trentino.

Costante è il monitoraggio della situazione delle persone in strada attraverso il coordinamento e confronto tra le istituzioni pubbliche (Provincia, APSS, Comune di Trento e Comune di Rovereto) e gli enti del terzo settore che gestiscono servizi rivolti alle persone senza dimora.

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