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(Com)Prendimi: un numero di telefono a cui chiedere aiuto

Rivolto agli adulti, li affianca per affrontare situazioni di disagio di ragazzi e giovani

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Lanciata nel luglio di due anni fa, la campagna promozionale Stai sul pezzo puntava ad offrire uno spazio di primo ascolto e orientamento informativo a genitori e adulti significativi (insegnanti, allenatori, ...) preoccupati per una possibile situazione di «rischio» del proprio giovane, nello specifico legato al mondo delle dipendenze. In continuità con questo obiettivo, (Com)Prendimi amplia quel messaggio mantenendo una valenza preventivo-promozionale e rivolgendosi agli adulti quali referenti della comunità educante.

La nuova iniziativa parte dalla riflessione legata alle tipologie di richieste che sono arrivate al numero telefonico di Stai sul pezzo, a cui rispondono gli operatori della Cooperativa Arianna attraverso il servizio di educativa di strada, in stretto raccordo con il servizio Welfare e coesione sociale del Comune di Trento, e l’Azienda provinciale per i servizi sanitari (Servizi Dipendenze e di Neuropsichiatria infantile) e con l’importante collaborazione con l’ufficio Politiche giovanili.
 
Le preoccupazioni espresse non erano infatti solo legate ad una possibile vicinanza o uso di sostanze ma si collegavano anche ad altri temi come gaming, uso esagerato dei social media e delle tecnologie, difficoltà di dialogo, ritiro sociale, situazioni di difficoltà che i due anni di emergenza sanitaria hanno spesso accentuato o aggravato.

La campagna continua dunque a rivolgersi agli adulti, promuovendo uno spazio di ascolto dedicato attraverso il numero di telefono di riferimento (340 3442400), dove poter parlare delle proprie preoccupazioni e favorire un accesso ad informazioni, risorse e servizi sul territorio.
Un valore aggiunto della nuova campagna informativa è la collaborazione con tre studentesse dell’istituto Artigianelli (Progetto Art-impresa) che hanno dato vita al materiale informativo, trasformando in grafica i loro pensieri.
 
(Com)Prendimi deriva da due parole: comprendimi, che esprime il bisogno del ragazzo di essere compreso dall’adulto, e prendimi, che significa capire e prendere in tempo la difficoltà del ragazzo, chiedendo aiuto a chi può dare un aiuto professionale.
Il progetto è collegato all’Alleanza #daimuoviamoci per la promozione di sani stili di vita, che lega famiglie, scuola, politiche sociali e sanitarie, coinvolgendo anche il mondo della cultura e dello sport per cercare nuove forme di risposta e di prevenzione per i ragazzi.



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