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«Vivere in hospice»: tavola rotonda sulla fragilità

L’incontro si svolgerà all’Urban center di Rovereto venerdì 18 gennaio alle 20.30

Venerdì 18 gennaio alle 20.30, l’associazione «Vivere in hospice» organizza una tavola rotonda sul tema «Fragili, cioè esseri umani, abitare lo spazio della fragilità e del morire. La proposta delle cure palliative».
L’incontro si svolgerà all’Urban center di Rovereto ed è organizzato in collaborazione con l’Apsp Cesare Benedetti di Mori e il Comune di Rovereto.
 
Come spiegano i volontari dell’associazione, «C’è poco posto per chi piange o per chi soffre nella nostra società, ancora di più se la lacrima narra la storia di una malattia o di un lutto.
«Confrontarsi con la sofferenza propria o quella dell'altro è spesso fonte di paura, al punto tale che chi la percepisce arriva anche a mettere in discussione la propria adeguatezza verso la vita stessa.
«Scoprirsi bisognosi dell'altro, vivere momenti di dolore, sentire la paura, riporta la persona a guardare alla propria fragilità, vista come limite da infrangere o come fatto esistenziale da cui possono nascere nuove possibilità di rileggere la vita.
«Le cure palliative nascono per prendersi cura di persone che vivono l'esperienza della malattia e del fine vita.
«Parlare della fragilità, della morte e del morire è creare uno spazio e un tempo prezioso per pensare al nostro vivere e a quello di tutte quelle persone ammalate che nel loro quotidiano ci possono insegnare i diversi significati della speranza».
 
L’avvocato Matteo Grazioli, membro del direttivo dell’Associazione, introdurrà e modererà il dibattito che vede coinvolti numerosi relatori.
«Il dottor Massimo Bernardo (dirigente medico struttura semplice cure palliative - dipartimento di geriatria ospedale di Bolzano); il dottor Francesco Valduga (sindaco di Rovereto e medico oncologo); il dottor Marco Alberto Donadoni (formatore presso la Federazione cure palliative); il dottor Gino Gobber (direttore dell’unità operativa multifunzionale del sevizio cure palliative dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento); il dottor Lorenzo Gios (psicologo - psicoterapeuta della Lilt, sezione provinciale di Trento.
Ci sarà spazio anche per l’esperienza di un familiare di un ospite dell’Hospice di Mori.

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