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Presentata a Calliano la App «A occhi chiusi» per non vedenti

È stata realizzata da due classi dell’Itet Fontana con la collaborazione la Fondazione Bruno Kessler di Trento

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È stata presentata recentemente a Calliano presso la sala consiliare la straordinaria APP «A occhi chiusi», prodotto finale del singolare Progetto Calliano Smart City nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro con la collaborazione la Fondazione Bruno Kessler di Trento.
Il testing effettuato nel pomeriggio da un gruppo di volontari di Irifor e Unione Ciechi è stato seguito da un rinfresco predisposto dagli alpini, prima della presentazione alla cittadinanza.
In serata alcuni studenti che avevano allenato le loro competenze comunicative hanno spiegato il progetto: si sono alternati al microfono i ragazzi della V A CAT che hanno effettuato la mappatura del paese e predisposto i segnalatori e i tappeti tattili lungo i punti di interesse, dalla farmacia alla coop, dal municipio alla banca; gli studenti di V A ISB hanno invece illustrato la funzionalità della APP ora scaricabile dal play store.
La settimana precedente era già stato effettuato un primissimo testing a cura di Giorgia Pizzini, ipovedente residente a Calliano, protagonista anche di un docufilm sulla problematica.
 

 
Referente istituzionale del progetto che ha firmato la convenzione con l’itet Fontana il vicesindaco Elvira Zuin, assessore alle politiche sociali, che si è complimentata con studenti, docenti e partner per l’ottimo risultato raggiunto.
Il cantiere comunale ha provveduto a posizionare i dispositivi che sono stati acquistati dal Comitato Calliano iniziative grazie ai fondi recuperati tramite varie iniziative pubbliche.
L’applicazione «A occhi chiusi» una volta installata sul cellulare, consente di avere delle notifiche vocali che segnalano la vicinanza ad un punto d’interesse e/o di pericolo dove è stato posizionato un sensore concedendo autonomia ai ciechi o ipovedenti che si spostano nel comune.
Non potevano mancare saluti e ringraziamenti a cura del sindaco Lorenzo Conci, dei referenti di FBK Gabriele Zacco, di Irifor e dell’Unione Ciechi, Ferdinando Ceccato e Irene Matassoni.
 

 
È intervenuta tra il pubblico anche la professoressa Claudia Cattani, già collaboratrice del dipartimento di psicologia e scienze cognitive dell’Università di Trento che ha curato parte della formazione in classe.
Ha espresso il suo plauso per l’iniziativa anche la consigliera provinciale Mara Dalzocchio.
Il prof.Andrea Vinante ha sintetizzato il lungo percorso che ha portato alla realizzazione del progetto di sbarrieramento che lo scorso anno ha vinto il concorso nazionale F.i.a.b.a..
Le docenti coinvolte (Odorico, Gangi, Zavanella, Andreolli) sono state omaggiate dai ragazzi con un bouquet di rito, uno anche per Giorgia, che ha ringraziato gli studenti per la loro dedizione e sensibilità rare.
Un progetto da implementare e diffondere certamente.

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