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I lavori sono ormai in fase conclusiva

Domani a Trento verranno smontati i ponteggi ai «Tre portoni»

È previsto per domani lo smontaggio dei ponteggi che hanno interessato i «Tre portoni» a Trento tra via Santa Croce e via Madruzzo negli ultimi mesi.
I lavori di restauro sono infatti nella fase conclusiva.
L’impresa esecutrice dei lavori, a cui fa capo la restauratrice Enrica Vinante, restituirà in tal modo la visibilità del manufatto dopo la realizzazione della pulitura e del consolidamento previsti, su progetto e direzione lavori dell’architetto Anna Bruschetti del Comune di Trento.
I lavori sono costati 20mila euro corrispondenti a un finanziamento Art Bonus (interventi destinati a erogazioni liberali – Decreto legge 31 maggio 2014, n. 83 - Art bonus).
Il lavoro svolto ha avuto come obiettivo la conservazione del manufatto storico anche al fine di valorizzare il punto di intersezione tra via Madruzzo e via Santa Croce, tenendo conto della grande importanza storica di quel percorso, resa attuale dalla presenza del sottopasso alla ferrovia che consente di raggiungere da qui Palazzo Delle Albere e il quartiere delle Albere con la Biblioteca Universitaria, il parco e il Muse.
 
L'intervento di restauro è stato mirato al ripristino delle condizioni di conservazione ottimali del manufatto, con utilizzo di specifici prodotti per la rimozione delle patine biologiche, il consolidamento della pietra e le stuccature dei giunti mancanti, in particolare in corrispondenza della rimozione della piccola vegetazione sul lato verso via Madruzzo è stata necessaria la ripresa delle malte di allettamento tra le pietre.
Il manufatto cosiddetto «I Tre Portoni» si trova tra i numeri civici 50 e 52 sul lato occidentale di via Santa Croce, antica strada di accesso alla città per chi proveniva da sud; da qui inizia Via Madruzzo che si estende, in un perfetto rettilineo, verso ovest.
Si tratta di un Bene di proprietà comunale tutelato in quanto tale ai sensi del Codice dei Beni culturali DL 42/2004, identificato catastalmente all'interno nella p.f. 2470/1 particella che comprende l'intera via Madruzzo in tutta la sua estensione dai TRE PORTONI alle barchesse di pertinenza del Palazzo Delle Albere.
 
Il portale a tre fornici indicava l'accesso monumentale a palazzo delle Albere, residenza suburbana dei Madruzzo che si raggiungeva percorrendo fino al suo termine l'antico viale costeggiato da pioppi.
L'anno di inizio della costruzione di palazzo delle Albere è il 1530 su commissione iniziale di Giovanni Gaudenzio Madruzzo, padre di Cristoforo Madruzzo; i lavori di costruzione proseguono intorno al 1550 su commissione di Cristoforo Madruzzo, prima dell'inizio del Concilio di Trento.
Contestualmente è possibile collocare anche la realizzazione del manufatto dei Tre Portoni.

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