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Inquiline Itea dal sindaco: «Spese condominiali insostenibili»

Agostini: «L’aumento oscilla tra il 100 e il 214%. L’alternativa è pagare o mangiare» Ianeselli: «Si trovino al più presto correttivi anche anche tenendo conto dell’Icef»

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Accompagnate dal segretario del sindacato Usb Daniel Agostini, oggi pomeriggio una delegazione di inquiline delle torri Itea di Madonna Bianca ha incontrato il sindaco Franco Ianeselli a Palazzo Geremia.
Tema dell’incontro, l’insostenibile aumento delle spese condominiali che, come ha riferito Agostini, sono lievitate di percentuali che oscillano tra il 100 e il 214 per 100.
«Si tratta delle spese per il riscaldamento e per l’acqua calda, – hanno spiegato le inquiline. – C’è chi deve pagare 800, 900 e anche oltre mille euro al mese. Perché, oltre alle rate, ci sono i conguagli e l’anticipo. Questo mese, considerando l’affitto, abbiamo quattro bollettini da pagare.»
 
Spiega Agostini: «Abbiamo chiesto agli amministratori di verificare i conteggi. Se le cifre fossero sbagliate, la soluzione è semplice: chiederemo la correzione immediata.
«Ma se il calcolo delle rate fosse sostanzialmente giusto, allora in quel caso occorre trovare una soluzione.
«Perché in molti casi le spese raggiungono l’80 percento del reddito mensile, dunque sono del tutto insostenibili.
«A questo punto l’alternativa è quella tra pagare e mangiare».
 
«Appoggio in toto ha vostra richiesta – ha dichiarato il sindaco – Perché qui siamo al paradosso. Se in una casa popolare le spese condominiali sono più care dell’affitto allora è un controsenso e un paradosso.
«Scriverò a Itea per sollecitare che vengano individuati al più presto gli opportuni correttivi, per esempio parametrando anche le spese condominiali all’Icef.
«È una questione di buonsenso oltre che di equità.»
 
Agostini aggiunge che molti appartamenti Itea non vengono riqualificati da anni, dunque l’efficienza energetica è davvero bassa.
E oggi sono gli inquilini a doversi accollare i costi della dispersione termica legati a decenni di mancata manutenzione, che non riguarda solo gli aspetti energetici ma anche le strutture in generale, dalle tubature dell’acqua agli ascensori.
A complicare la situazione c’è il doppio binario derivante dal fatto che alcuni condomìni sono gestiti direttamente da Itea, altri da amministratori privati.
E mentre per i primi c’è la garanzia che gli acconti delle spese condominiali non possono superare i 250 euro mensili, per i secondi le fatture sono ben più salate.

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