Sacrestia della cattedrale di Trento, conclusi restauri
Inaugurazione lunedì 1 febbraio ore 16.00. E’ l’edificio più antico della città
Torna all’originario splendore la sacrestia della cattedrale di Trento, oggetto di lavori di restauro negli ultimi due anni.
Lunedì 1 febbraio alle ore 16.00, taglio del nastro della rinnovata struttura, di fatto uno degli edifici più antichi della città capoluogo.
Alla breve cerimonia inaugurale, in cui saranno illustrati i lavori, sarà presente anche l’Arcivescovo di Trento monsignor Luigi Bressan.
Si tratta della sacrestia detta «delle reliquie» o «presbiterale» e l’«intervento di restauro - anticipa a Vita Trentina il decano del Capitolo della cattedrale monsignor Lodovico Maule, – condotto insieme alla Sovrintendenza provinciale, ha portato a restaurare i mobili, sistemare le strutture murarie e posizionare il pavimento in pietra rossa di Trento, oltre all’impianto di riscaldamento e d’illuminazione.»
L’architetto Michele Anderle, a cui era affidato il coordinamento dei sondaggi archeologici, parla di un edificio «antichissimo, forse il più antico di Trento tra quelli ancora in funzione».
La sacrestia risale infatti al 1071, anno in cui venne consacrata dal Vescovo Enrico I.
Era l’antica chiesa del palazzo del Principe Vescovo, di molto anteriore quindi alla costruzione della cattedrale vigiliana, consacrata nel 1212.
«Il locale non aveva – precisa Anderle – soltanto un utilizzo per il culto, ma fungeva anche da sala di rappresentanza per il Vescovo.»
Dopo la costruzione della cattedrale, l’edificio venne collegato al Duomo attraverso una scala monumentale di cui sopravvivono chiare tracce.
«Di certo – aggiunge Maule con un parallelo all’attuale momento della Chiesa di Trento – nella sacrestia presbiterale si teneva in alcune epoche anche l’elezione del Vescovo da parte dei membri del Capitolo.»
Il geometra Bruno Rizzoli ha curato Il coordinamento operativo dei lavori, che hanno comportato anche l’installazione di un sofisticato sistema antincendio e antintrusione.
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