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Via Madruzzo, in autunno i lavori di riqualificazione

È il collegamento pedonale tra centro città e Muse – L'intervento sull'asse storico dai Tre Portoni a palazzo delle Albere prevede nuovo arredo urbano

Il Cimitero di Trento è stato realizzato nel 1827, sulla scia dell’ordinanza di napoleone che aveva disposto la creazione dei cimiteri lontano dalle chiese come avveniva fino a quel momento.
La strada che univa i Tre Portoni al Palazzo delle Albere (XVI Secolo) sorgeva a sud del camposanto.
Nel 1958 venne realizzata la ferrovia del Brennero (e fu raddrizzato l’alveo dell’Adige) che, sorgendo sul lavo ovest del cimitero, separava i Tre Portoni dalle Albere.
Nel 1889 il cimitero venne raddoppiato con la parte a sud della stradina.
Così rimase fino alla creazione del sottopasso che unisce il Muse a Via Madruzzo.
Ora partono i lavori per la riqualificazione urbana del collegamento ciclo pedonale.

Inizieranno il prossimo autunno i lavori in via Madruzzo, che hanno come obiettivo la riqualificazione dell'asse storico che parte dai Tre Portoni in via Santa Croce e raggiunge Palazzo delle Albere.
Il progetto mira a favorire la leggibilità urbana di un percorso che, dopo l'apertura del sottopasso alla ferrovia, è diventato il collegamento pedonale preferenziale tra la città da una parte, l'area delle Albere e il Muse dall'altra.
Se prima infatti via Madruzzo era un viale senza uscita a servizio del solo cimitero, ora il tratto a ovest dell'incrocio con via Rosmini ha riacquisito la sua originaria conclusione oltre la ferrovia.
La riqualificazione dell'arredo urbano in prossimità degli uffici del Servizio Funerario sarà dunque accompagnata dalla ricucitura del percorso, interrotto dalla diagonale dell'incrocio di via Giusti/via Rosmini, prolungando gli elementi di identificazione del viale nella zona a est, ovvero riproponendo pavimentazione, alberature e lampioni.
 
Quattro gli ambiti concatenati dell'intervento, che ha un costo di 510 mila euro:
1. La sistemazione del tratto di viale tra gli ingressi al cimitero e l'attuale stanga di chiusura consiste nel rifacimento dei marciapiedi in pietra e la realizzazione di una nuova pavimentazione stradale in cubetti
2. La sistemazione della piazza a nord della Casa dei Frati custodi, attualmente occupata a parcheggio, viene realizzata in continuità con la sistemazione delle pertinenze vere e proprie dell'edificio.
La piazza di forma regolare antistante all'edificio è portata alla quota marciapiede con pavimentazione in lastre di porfido del Trentino a larghezze alternate, attraversata dalle piastre che segnano la prosecuzione dei due marciapiedi a ovest, in verdello e rosso Trento alternati.
3. La sistemazione della zona a est della piazza prevede la prosecuzione del viale centrale con nuove alberature e il verde laterale.
4. La sistemazione della zona a est dell'incrocio tra via Giusti/via Rosmini prevede la prosecuzione delle alberature, dei marciapiedi e della pavimentazione in pietra a segnare l'imboccatura di via Madruzzo verso est. In tale contesto verrà creato un rallentamento per favorire il flusso pedonale degli studenti del liceo Da Vinci e verrà allungato il marciapiede corrispondente alla fermata dell'autobus.
Il progetto è stato elaborato dall'architetto Anna Bruschetti (Servizio Edilizia Pubblica) e dall'architetto Stefano Endrizzi (libero professionista).

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