Clarina, imbrattati i muri e incollate le porte della Circoscrizione
Il rammarico del sindaco: «Questo non è dissenso, ma vandalismo sui beni pubblici, che devono essere risistemati a spese della collettività»
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Brutta sorpresa stamattina per i dipendenti comunali che lavorano negli uffici della Circoscrizione dell'Oltrefersina.
I primi che, verso le 7.20, hanno raggiunto il centro civico nel quartiere della Clarina si sono trovati davanti un edificio imbrattato da scritte e completamente sigillato.
Impossibile entrare in ufficio, perché le serrature delle porte esterne erano state messe fuori uso con la colla.
Chiara la matrice dell'atto vandalico: le scritte infatti inneggiano ad alcuni personaggi dell'area anarchico-insurrezionalista e sono con tutta probabilità un'azione dimostrativa contro l'incontro sulla guerra in Siria, promosso da un'associazione riconducibile a Casa Pound, in programma questa sera nella sala pubblica della Clarina.
Duro il commento del sindaco Alessandro Andreatta, che è stato immediatamente informato del fatto: «E' intollerabile che, per esprimere il proprio pensiero, si ricorra al vandalismo, ai danneggiamenti, che poi devono essere ripagati dalla collettività. Questo non è dissenso, questa è solo violenza, che colpisce i beni pubblici, i dipendenti comunali e i rappresentanti della Circoscrizione Oltrefersina, a cui esprimo tutta la mia solidarietà. Mi auguro che i responsabili di quest'azione siano individuati al più presto.»
Stamattina i primi ad intervenire sul posto sono stati gli agenti della polizia municipale, allertati dagli stessi dipendenti comunali.
Al centro civico sono arrivati anche gli agenti della Digos che, insieme alla polizia municipale, stanno indagando per risalire agli autori dei vandalismi.
Già nelle prime ore della mattina i tecnici del servizio Gestione Fabbricati del Comune hanno aperto le porte d'ingresso, per consentire ai dipendenti comunali di entrare in ufficio.
Sono in corso anche le operazioni di pulizia dei muri e delle vetrate dalle scritte.
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