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Sicurezza sui bus: salita dalla porta anteriore e telecamere

Da sabato prossimo, 23 aprile 2016, la nuova misura entra in vigore sui mezzi urbani di Trento e Rovereto

«La sicurezza sugli autobus è una priorità perché vogliamo incentivare l’uso del mezzo pubblico in Trentino. Trentino Trasporti Esercizio e Provincia autonoma di Trento vogliono contrastare le irregolarità di coloro che viaggiano senza biglietto e che, peggio, si rendono protagonisti di episodi di violenza.»
L’assessore provinciale alle infrastrutture con delega ai trasporti, Mauro Gilmozzi, spiega così la nuova misura di Trentino Trasporti Esercizio che prevede l’obbligo di salita sui mezzi pubblici di Trento e Rovereto solo dalla porta anteriore, a partire da sabato prossimo, 23 aprile 2016.
Nella mattinata di oggi, l’assessore provinciale Gilmozzi ha ufficializzato la nomina nel cda di Trentino Trasporti Esercizio di Davide Leonardi che sostituisce anche nella carica di vicepresidente Enzo Facchin, dimissionario dopo la nomina ad altro incarico: una scelta - Leonardi è amministratore unico dell’aeroporto Caproni - che prelude alla fusione tra le due società.
Sempre in tema di sicurezza, Gilmozzi ha confermato la volontà di completare l'installazione a bordo di tutti gli autobus di Trento e Rovereto delle telecamere di controllo - ad oggi già la maggioranza dei mezzi è dotata di videosorveglianza - e il potenziamento delle squadre di controllori a bordo dei bus.
 
Dopo sei mesi di sperimentazione su alcune corse urbane, da sabato prossimo entra in vigore sulle tratte di Trento e Rovereto l’obbligo per i passeggeri di salita dalla porta anteriore degli autobus.
«La salita sul bus avverrà - come ribadisce il presidente di Trentino Trasporti Esercizio, Monica Baggia - quindi solo dalla porta anteriore per tutto l'arco giornaliero ad eccezione delle ore di punta, individuate in determinate fasce orarie (6.30 – 8.30, 12.00 – 14.00 e 16.00 – 18.00) nei giorni feriali. In ogni caso, l'autista valuterà la necessità di apertura della porta posteriore in relazione al numero di persone in attesa.»
Secondo le misure in vigore, un numero di utenti oltre la dozzina implica una opportuna apertura di entrambe le porte di salita.
«L’obiettivo - precisa l'assessore Gilmozzi - è di fornire una risposta concreta alle problematiche di irregolarità o episodi violenti emersi a bordo dei servizi di trasporto pubblici nonché a contrastare l'evasione tariffaria.»
 
A questo proposito, Gilmozzi e Baggia hanno annunciato anche il potenziamento delle squadre di controllori che affiancheranno gli autisti nel controllo dei passeggeri.
E sempre in tema di sicurezza sui traporti pubblici urbani, l’assessore ha ricordato gli investimenti per ultimare la dotazione degli autobus con telecamere interne (4 per ogni mezzo).
Ad oggi, la maggior parte dei mezzi (una settantina) è dotata di videosorveglianza (60 su Trento e 10 su Rovereto) che saliranno a circa 130 entro il 2016: 11 mezzi sono già in allestimento e a questi si aggiungeranno i nuovi 22 mezzi a metano (oggetto di recente gara), e i 30 bus in attività e finanziati nell'ultima giunta provinciale.
Entro la prossima estate sarà completata anche la serie di interventi a tutela della sicurezza dell’autista e, in particolare, è prevista l'installazione di uno speciale vetro a protezione dell’abitacolo che dovrà evitare conseguenze in caso di eventuali atti di violenza o vandalici.
 
L’assessore provinciale Mauro Gilmozzi ha infine ringraziato il vicepresidente uscente di Trentino Trasporti Esercizio, Enzo Facchin («Il suo impegno ha permesso di innovare la società di sistema»), che ha lasciato per un nuovo incarico.
«Stiamo portando avanti la razionalizzazione delle società pubbliche con accorpamenti ed ottimizzazione dei consigli di amministrazione che garantiranno un risparmio sui costi e maggiori sinergie», ha spiegato Gimozzi.
Da qui la scelta di insediare nel cda e alla vicepresidenza di Trentino Trasporti Esercizio l’amministratore unico dell’aeroporto Caproni, Davide Leonardi: «Anche in questo caso - ha concluso l'assessore - la designazione si spiega con la logica di razionalizzazione che prelude all’accorpamento tra le due società.»

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