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«Dialogare con la Pubblica amministrazione trentina si può»

Sono oltre 200 le carte provinciali dei servizi attivate in soli due giorni a Trento Smart City Week

Oltre 100 eventi, 190 relatori, 96 soggetti coinvolti, 35 studenti dei tirocini scuola-lavoro in questi primi due giorni di Trento Smart City, che hanno visto protagonisti i cittadini.
Piazza Duomo è diventata centro di tutto quello che il Trentino offre in termini di servizi, innovazione, app, tecnologia, nei campi della salute e benessere, mobilità, open e big data, partecipazione, energia e turismo.
Tra i servizi più richiesti la trasformazione della propria tessera sanitaria in carta provinciale dei servizi: in due giorni sono stati oltre 200 i cittadini che hanno chiesto l’attivazione.
Sia le tre sale dello Smart City Pavillon che gli stand attivati dalla Provincia autonoma di Trento, dal Comune di Trento, dal Consorzio dei Comuni, da Informatica Trentina, da Assessorato alla salute e politiche sociali, da Azienda Sanitaria, da Fbk e Università di Trento hanno visto un continuo afflusso di visitatori, dal mattino a sera. Molto partecipata anche la sezione “I cittadini raccontano” con esempi pratici di soluzioni smart.
Domani Trento Smart City prosegue con gli appuntamenti per la comunità scientifica, la pubblica amministrazione e lle imprese. Gli stand rivolti al pubblico in piazza Duomo rimarranno aperti fino al 13 settembre, il lunedì dalle 16 alle 19 e il martedì dalle 9.30 alle 18.30, si potrà continuare anche ad attivare la propria carta provinciale dei servizi.
 
Dialogare con la pubblica amministrazione si può, in questo senso sono tanti gli strumenti di partecipazione che le amministrazioni hanno messo in campo, per favorire la partecipazione, ma anche la coesione e l’inclusione sociale.
È stato questo l’argomento al centro di una delle tavole rotonde del pomeriggio, che ha visto interloquire Chiara Maule assessora del Comune di Trento, Walter Merler del Consorzio dei Comuni, Marco Pistore di Fbk, Giovanna Siviero della Provincia autonoma di Trento, Gianfranco Stellucci di Informatica Trentina, nonché Gabriele Francescotto di OpenContent.
I relatori hanno proposto una carrellata sui principali servizi attivi in Trentino per dialogare con la PA, a partire da «Io partecipo», piattaforma web messa in campo dalla Provincia autonoma di Trento per la consultazione on line, a Dimmi e Sensor Civico sviluppati dal Consorzio dei Comuni in collaborazione con il Comune di Trento, dalla piattaforma Futura Trento per coinvolgere i giovani al fine di migliorare la città, all’Open Innovation Area di WeLive gestione delle idee per nuovi servizi.
 
Fra gli approfondimenti, la piattaforma SensorCivico che permette di georeferenziare le segnalazioni dei cittadini al Comune ed è utilizzabile non solo da un personal computer, ma anche da un qualsiasi strumento di navigazione mobile come smartphone e tablet.
Oppure WeLive, un progetto di Open Government, una piattaforma multimediale dove ognuno può proporre idee, votare quelle degli altri, avanzare proposte e suggerimenti, rispondere alle sfide dell'Amministrazione e partecipare al concorso a premi lanciato dall'Open Innovation area di WeLive per premiare i contributi migliori.
Non sono mancati alcuni esempi pratici, come «Dimmi Riva», per raccogliere le opinioni dei portatori di interesse locale: fra le consultazioni che hanno avuto più successo sicuramente quella sull’area di balneazione dei cani, che ha consentito all’amministrazione di Riva del Garda di avere a propria disposizione 450 profili di cittadini da utilizzare per future consultazioni pubbliche.
 
Nel tardo pomeriggio anche l’intervento di Chiara Morandini, direttore generale del Comune di Trento che in tema di trasparenza ha sottolineato come sia questo ormai un principio cardine per la Pubblica Amministrazione fin dagli anni '90.
È dal 2013 però che la trasparenza diventa totale, con la piena accessibilità delle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni, grazie alla pubblicazione online di tutte le informazioni.
«I principi ispiratori della trasparenza nella Pubblica Amministrazione non lasciano spazio a libere interpretazioni», – ha precisato Morandini, secondo cui la trasparenza implica senza equivoci l'impegno di tutti a fornire le dovute informazioni in modo chiaro, frequente e completo, adottando una comunicazione verbale e scritta di facile e immediata comprensione.
Come diceva Jean Jacques Rousseau, «i funzionari pubblici dovrebbero operare sotto gli occhi dei cittadini».
Principio valido ancora oggi.

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