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La discarica di Sardagna a un passo dalla riapertura

Le preoccupazioni della gente di Sardagna che organizza un pubblico incontro per giovedì 15 dicembre

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Il Comitato di Sardagna per la Salvaguardia e la Tutela della Salute Pubblica e del Territorio organizza giovedì 15 dicembre alle ore 20.30 presso la Sala dell’Oratorio Parrocchiale di Sardagna una serata informativa sugli ultimi aggiornamenti relativi allo spinoso argomento della discarica «Sativa».
Come hanno notato molti cittadini della frazione, a fine novembre Sativa ha già iniziato nel sito della discarica le attività preparatorie per spianare la strada alla ripresa dei conferimenti di rifiuti inerti e speciali.
La discarica quindi è ora ad un passo dalla sua riapertura, mancano solo i via libera del Comune di Trento e della Provincia, che considerato il fermento degli ultimi giorni potrebbero non tardare ad arrivare.
 

 
«Inizialmente sembrava che la ripresa dei conferimenti fosse da attribuire ad una stabilizzazione del versante di frana in discarica – sottolinea Gabriele Gattozzi, presidente del Comitato – ma poi anche grazie alle attività informative del nostro Comitato si è scoperto che questa frana non fosse così incombente come si voleva far credere alla popolazione.
«Inoltre, della questione se ne è parlato anche in occasione di una riunione congiunta delle Commissioni Ambiente e Urbanistica del Comune di Trento tenutasi il 3 novembre, nel corso della quale il responsabile del Servizio Geologico della PAT aveva di fatto ridimensionato la effettiva minaccia del movimento franoso.»
Gli esiti della citata riunione sembravano avessero determinato la necessità di maggior spazio di riflessione e di ulteriori approfondimenti sulla vicenda, ma da quanto risulta dagli organi di informazione il parere del Consiglio Comunale – che inizialmente doveva pervenire entro il 31 dicembre 2016 e che darebbe il via libera alla ripresa dei conferimenti – sarà posticipato di poco (uno o due mesi).
 

 
Esiste quindi il rischio molto realistico che entro febbraio 2017 Sativa possa riprendere la propria attività in discarica.
«Una delle principali preoccupazioni dei residenti del piccolo sobborgo – aggiunge Gabriele Gattozzi – è che nella discarica, già sovraccarica, vengano destinati non solo inerti ma anche rifiuti speciali, come espressamente elencato nella tabella dei codici (allegata) ammessi nella discarica.
«L’altra preoccupazione dei cittadini è la durata dei conferimenti che, a detta degli stessi tecnici SATIVA, potrebbe richiedere una ventina di anni.»
Preoccupata dal malcontento di una grossa fetta dei cittadini di Sardagna, anche il Consiglio Circoscrizionale si sta adoperando per poter dire la sua sulla ripresa dei conferimenti in discarica e ha annunciato un’Assemblea Pubblica che potrebbe tenersi a gennaio 2017, a cui potrebbe seguire anche una consultazione informale della popolazione del sobborgo.
 

 
«Ovviamente diamo il benvenuto all’iniziativa della Circoscrizione (che inizialmente era un po’ scettica e distaccata rispetto alle attività del nostro Comitato) – aggiunge Gattozzi – anche se attualmente non siamo a conoscenza dei tempi e della modalità con cui tale Assemblea e relativa consultazione si terranno.
«Ed è per questo motivo che come Comitato intendiamo anticipare tali tematiche alla popolazione non solo di Sardagna ma anche del capoluogo prima che sia davvero troppo tardi. Sardagna ha già dato!»
Alla serata informativa del 15 dicembre sono stati invitati tutti i rappresentanti delle Istituzioni a livello di Circoscrizione, Comune e Provincia, insieme ai responsabili degli Uffici Tecnici interessati dalla vicenda, oltre che agli organi di informazione locale.

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