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Il sindaco di Trento in visita alla San Giuseppe-Santa Chiara

Andreatta ai ragazzi: «Voi siete già cittadini, non dovete aspettare di essere grandi per diventarlo»

Oltre 17 mila abitanti, il 14,7 per cento della popolazione di Trento.
Tanti anziani (l'indice di vecchiaia è il più alto della città), tante famiglie unipersonali, tanti stranieri (il 12,6 per cento).
Eppure nella Circoscrizione di San Giuseppe-Santa Chiara si vive bene.
«Ci sono molti nuovi arrivati, ma non registriamo grandi tensioni – ha spiegato stamattina la presidente della Circoscrizione Maria Grazia Zorzi, accogliendo il sindaco Alessandro Andreatta per il programmato tour tra scuole, cantieri, circoli anziani, associazioni – Le case costano un po' meno che in centro sicché ci sono anche molti studenti. E' una circoscrizione vivace, multiculturale, io la vedo come una sorta di laboratorio sociale.»
 
Vivace e multiculturale è di sicuro la scuola elementare Savio, prima tappa della visita del sindaco.
Per rendersene conto basta dare un'occhiata ai 111 bambini che hanno accolto Andreatta cantando la canzone «Come un pittore» dei Modà: occhi a mandorla, carnagioni chiare e scure, tuniche indiane e treccine ripetono all'unisono il verso «Ciao, semplicemente ciao».
E i più spigliati si avvicinano al primo cittadino per dire: «Sono nato a Trento, ma sono russo» (o moldavo, o ucraino, o tunisino).
Come spiega Patrizia Lucca, dirigente dell'istituto Trento 3, quest'anno nella prima delle Savio il cento per cento dei bambini ha almeno uno genitore non italofono. Ma, a sentirli parlare, il loro italiano non sembra risentirne.
 
Ferratissimi sulla vita e le opere dello scultore Eraldo Fozzer, i ragazzi di quinta illustrano nei dettagli al primo cittadino un'approfondita ricerca condotta sui libri e sul campo.
«La vostra è stata una vera lezione di storia dell'arte – si è complimentato Andreatta – Mi è piaciuta anche perché sono convinto che ognuno di noi abbia tre doveri: quello di conoscere la propria città, di amarla e di dare una mano a migliorarla.»
A proposito di miglioramenti, i ragazzi hanno presentato al sindaco un paio di proposte: quella di restaurare la fontana di Fozzer al centro del cortile della scuola e quella di scrivere il nome dell'istituto sulla facciata.
Grande accoglienza anche alle elementari De Gaspari, con il canto iniziale dell'inno della scuola e poi la visita ad alcune classi.
 
Anche qui tante le nazionalità e tantissime le attività in una scuola che è speciale per più di un motivo: «Abbiamo l'orto, un forno per fare il pane, uno stagno, una falegnameria, una soffitta con 500 costumi per le recite scolastiche, tutti divisi per taglia e colore - spiega ancora la dirigente Lucca – E c'è anche un'associazione dei genitori che il 24 marzo festeggia i 25 anni di vita: sindaco viene anche lei alla festa?»
Impegnati in varie iniziative insieme all'associazione Social Street di San Pio X e al progetto Beni comuni, i ragazzi chiedono al sindaco strade più sicure, parchi più puliti, meno inquinamento, più energia alternativa.
«Mi sto impegnando e mi impegnerò ancora per tutto questo – assicura il sindaco – Sono contento che siate così attivi, perché voi siete già adesso cittadini di questa città, non dovete aspettare di essere grandi per diventarlo.»
Tanti i progetti presentati anche da una rappresentanza degli studenti delle medie Bresadola.
 
Dopo una breve introduzione del dirigente Michele Rosa, la parola è passata ai ragazzi, che hanno illustrato le «Camminate della storia» sulle tracce del Concilio o del vecchio corso del fiume Adige, il progetto di mercatino di libri e fumetti usati pro terremotati in programma il 20 e il 27 aprile, l'iniziativa «Trento I care».
E ancora l'attività del parlamentino della scuola: «Questo è già fare politica – ha commentato il sindaco – Raccogliere idee, farsene interpreti, farne sintesi: è quello che succede anche in Comune, in Provincia, in Italia e in Europa. Voi state sperimentando cosa significa partecipazione democratica.»
E sul prossimo viaggio di alcune classi a Strasburgo e a Kempten, promosso in collaborazione con le Politiche giovanili: «Questo è costruire l'Europa dal basso, tanto più importante oggi che l'Europa dei grandi ha qualche difficoltà.»
Infine, i ragazzi hanno presentato un video dedicato alla Palazzina Liberty, già premiato in un concorso nazionale (e disponibile sul sito della Biblioteca), parte di un progetto più ampio che prevede l'adozione dell'edificio e la promozione della lettura.
 
«Avete fatto un lavoro bellissimo, per ritmo e linguaggio – si è complimentato Andreatta - E poi avete capacità tecniche straordinarie. Bravi.»
La mattinata si è chiusa alla piccola ma vivace scuola materna Gianni Rodari, dove i bambini hanno raccontato al sindaco del loro progetto di cittadinanza consapevole, della lezione sulle regole della vigilessa Renata, del laboratorio dedicato ai cinque sensi al museo diocesano e della scoperta sesto senso, che si chiama rispetto.
Anche qui, tanti i suggerimenti: «Più piscine» («stiamo proprio decidendo di farne una nuova», ha assicurato il sindaco), «più parchi», «più piste ciclabili», «più alberi».
E infine, una richiesta: «Possiamo venire a trovarla dove lavora?».

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