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Il sindaco alle scuole dell'Oltrefersina: «La città ha bisogno di voi»

I complimenti di Andreatta per il murales nel nuovo sottopasso di viale Verona: «Grazie al vostro impegno collettivo questo è diventato proprio un bel posto»

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Circoscrizione «anziana», con ben sette ultracentenari e un Telefono d'Argento molto attivo che quest'anno festeggia il decennale, l'Oltrefersina è tuttavia un territorio molto vivace e variegato: dentro i suoi confini ci sono le ville della Bolghera e le torri di Man, la popolosa Clarina e San Bartolomeo, con la sua cittadella universitaria.
Da una veloce illustrazione di questa realtà sociale complessa è iniziata stamattina la visita del sindaco Alessandro Andreatta, accolto alla Circoscrizione Oltrefersina dalla presidente Simonetta Dellantonio, dagli impiegati dell'ufficio (impegnati già di buon  mattino con il rilascio delle carte d'identità elettroniche) e dalle operatrici del polo sociale.
Come di consueto, è stata la visita alle scuole il clou della mattinata: alle elementari Nicolodi il sindaco, accompagnato dalla dirigente Patrizia Lucca, è stato salutato con una canzone che suonava come una richiesta molto impegnativa.

«E allora accendi le stelle, tu sai come si fa. Per ogni stella che brilla un sogno nascerà» hanno cantato i bambini, spiegando poi che per loro il sindaco era un po' come lo stelliere della canzone. Se il sogno che i bambini hanno chiesto ad Andreatta di realizzare è quello di aggiungere un po' di verde alla città, ce n'è un altro a cui gli alunni stessi delle Nicolodi hanno dato corpo: si tratta del murales dipinto sul cemento del nuovo sottopasso di viale Verona. Il progetto, realizzato dalle quinte dell'anno scorso insieme ai Beni Comuni, rappresenta in modo allegro e poetico le occupazioni del tempo libero: ovvero giocare, sognare, leggere, coccolare gli animali, pedalare...»
 
«Vi ringrazio per questa bella opera collettiva – ha dichiarato il sindaco ammirato – Abbiamo detto spesso che vogliamo che la bellezza caratterizzi Trento. E questo grazie a voi è diventato proprio un bell'angolo di città. Mi piace anche la scelta del tema, il tempo libero, che non è tempo vuoto, ma tempo liberato, tempo che vi libera e vi permette di fare le cose che davvero vi interessano. Questo è un bell'esempio di cittadinanza attiva, ma sappiate che con questo murales non ve la siete cavata per tutta la vita: la città ha ancora e più che mai bisogno di voi.»  
 

 
Intensa anche la visita alle tre sezioni della scuola materna Piccolo mondo: pure in questo caso i bambini investito il sindaco con una lunga lista di sogni da realizzare.
«Una palestra al piano di sopra, un ping pong, un parco per il mio cane, una città più pulita, giochi nuovi, tricicli a due posti, aggiustare i monopattini, una nuova piscina»: «A proposito di quest'ultima richiesta vi dico già che il prossimo anno cominceremo a costruirne una a tre vasche», ha assicurato il sindaco.
Ultima tappa della mattinata la scuola media Winkler, 300 alunni per 14 classi e due indirizzi, quello artistico (che rappresenta un unicum in città e non solo) e quello linguistico.
 
Al sindaco, affiancato dal dirigente Vigilio Mattivi, i rappresentanti di classe hanno illustrato i tanti progetti della scuola, dai soggiorni linguistici a Dublino, Vienna e Tübingen all'adozione a distanza di due bambini somali, dalle visite agli anziani della vicina casa di riposo alla partecipazione al concorso «Fratelli di sport» dedicato al tema del superamento delle barriere linguistiche, culturali, religiose.
«Sappiate che con questi progetti voi siete dentro alla storia di questa città – ha spiegato il sindaco – Lo statuto di Trento richiama esplicitamente i principi dell'incontro e del dialogo: e voi li state mettendo in pratica.»

Non sono mancate le richieste: quella di aggiungere qualche corsa alle linee 3 e 8 dell'autobus mattutino (sempre superaffollato) e di regolare il traffico davanti alla scuola, con la segnaletica o con un vigile, per evitare ingorghi.
Prima di congedarsi, il sindaco ha lasciato ai ragazzi una raccomandazione: «Siate curiosi, cercate di conoscere la vostra città: è importante essere consapevoli del luogo in cui si abita, si va scuola, si fa sport. Vi chiedo poi di voler bene alla vostra città e, per quanto possibile, di dare una mano, di impegnarvi per farla diventare migliore.»

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